Capacimetro a Ponte (21/12/99)

Questo semplicissimo capacimetro a ponte e' costituito da un multivibratore, il ponte a resistenza e capacita' e un indicatore di zero. Le uniche cose realmente importanti del capacimetro sono le capacita' campione C1, C2, C3, C4 che devono esssere a bassissima tolleranza, non sono semplicissime da trovare ma se si vuole realizzare uno strumento di misura non ci sono alternative. La tolleranza naturalmente influenza solo il valore misurato ma non impedisce il funzionamento dello strumento. Quindi lo si puo' realizzare ugualmente con componenti comuni riproponendosi una sostituzione alla prima occasione favorevole. Lo strumento che realizza l'indicatore di zero non indica alcuna misura ma solo l'equilibrio del ponte per cui puo' essere un economico strumentino di recupero da 5, 10 mA. Non e' sostituibile con strumenti digitali perche' l'inerzia meccanica della lancetta integra gli impulsi ricevuti fornendo un valore medio. Il potenziometro P1 realizza l'equilibrio del ponte e la sua posizione finale indica la misura del condensatore, la scala graduata su cui ruota e' logaritmica. E' importante che esso sia lineare e a filo (non a carbone). I transistor possono essere di qualsiasi tipo, per deboli segnali, a bassa frequenza. Nel progetto originale, un po' datato, erano degli AC128 (PNP al germanio), sostituibili perche' non critici con qualsiasi PNP anche al silicio p.e. il BC 328. Per la misura occorre inserire il condensatore in prova CX tra i morsetti, impostare la portata migliore (quella che da' la lettura nella zona centrale della scala) e ruotare il potenziometro fino a quando l'indice dello strumentino non raggiunge lo zero. A questo punto la lettura diretta sulla scala del potenziometro da' la capacita'

 

Note al montaggio

Il montaggio e' molto semplice e non richiede circuito stampato. E' importante mantenere corti i collegamenti per evitare le capacita' parassite che influenzano in particolar modo le misure piu' basse. R7 e' la resistenza di limitazione della corrente dell'amperometro, cosi' come e' lo interessa al massimo per circa 2.5 mA. E' da tenerne conto in funzione dello strumentino disponibile. Il mio capacimetro e' stato montato con 5 AC128, acquistati a 100 lire al metro cubo nelle fiere radioamatoriali, piu' un po di scheletri conservati nel cassetto "recuperi inutili in via di utilizzazione". Non ho fatto la prova con i BC ma non credo che ci debbano essere problemi di sorta. Su una protoboard il circuito si monta in un'oretta per una prova veloce prima di consolidare il risultato se e' soddisfacente. Il mio parere, considerato il costo e i risultati e se non ci puzzano in tasca le 120 Klire di un capacimetro commerciale, e' che vale il tempo speso per realizzarlo.

Bibliografia

D.E. Ravalico, Strumenti per radiotecnici, XVI edizione, Hoepli 1979

 

Ulteriori Informazioni

Se avete domande potete scrivere agli EMail Address qui sotto e, anche se non e' un mio progetto, moglie e figlio permettendo cerchero' di rispondere.

Stefano Peluso: pstefano@libero.it

stefano.peluso@tiscalinet.it

 

Elenco Componenti

R1=4,7 Kohm 1/2 W

R2=470 Kohm 1/2 W

R3=470 Kohm 1/2 W

R4=4,7 Kohm 1/2 W

R5=8,2 Kohm 1/2 W

R6=4,7 Kohm 1/2 W

R7=330 ohm 1/2 W

C1=4,7 nF

C2=4,7 nF

C3=100 pF

C4=1 nF

C5=10 nF

C6=100 nF

C7=100 nF

P1=2 Kohm a filo

D1=OA70 (GERMANIO)

TR1..5=AC128

B1=9 V

 

 

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