2 Settembre 2004 - Captato segnale spaziale, forse di origine aliena
Per la prima volta un'emissione percepita dal radiotelescopio di Arecibo sembra essere inviata da una civiltà intelligente. Ma ci vorranno prove ulteriori prima di dare giudizio definitivo.
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Il radiotelescopio di Arecibo |
ARECIBO (PORTORICO) - E' il primo segnale dal cosmo che fa pensare
all'invio da parte di una civiltà aliena. Anche se da parte di scienziati ed astronomi
restano forti ancora i dubbi che in realtà si possa trattare di un'emissione naturale da
parte di qualche tipo di oggetto stellare ancora sconosciuto.
LA SCOPERTA - In ogni caso, come riporta lo New Scientist magazine, è il
primo tipo di segnale che viene analizzato con attenzione di quelli presi in
considerazione dal Seti, il progetto di ricerca portato avanti su iniziativa
dell'astronomo americana Carl Sagan, che coinvolge i maggiori radiotelescopi del pianeta
come pure migliaia di astronomi dilettanti.
L'emissione, denominata SHGb02+14a e captata sulla frequenza di 1420 megahertz, analizzata
per la prima volta nel febbraio del 2003 dal radiotelescopio di Arecibo a Portorico e
successivamente captata altre due volte, viene da un punto imprecisato situato tra la
costellazione dei Pesci e quella dell'Ariete. L'interesse mostrato dagli scienziati per il
segnale deriva soprattutto dal fatto che la banda su cui viene emesso è una delle
principali frequenze in cui l'idrogeno, l'elemento più diffuso nell'universo, assorbe ed
emette energia e per questo motivo una delle più analizzate dagli astronomi del progetto
Seti, in base all'assunto che un'altra specie intelligente utilizzerebbe proprio tale
spettro di emissioni per comunicare con noi. Inoltre l'emissione avverrebbe secondo la
modalità tipiche di un segnale emesso da un corpo in movimento, forse un pianeta, ma in
tal caso il pianeta girerebbe circa 40 volte più veloce della Terra. Potrebbe quindi
trattarsi di un altro tipo di oggetto anche artificiale (ad esempio una stazione
spaziale).
I DUBBI - Tuttavia secondo David Anderson, direttore del progetto Seti,
molte altre verifiche devono essere fatte prima che si possa affermare con certezza che si
tratta di un segnale extraterrestre. In primo luogo sarebbe necessario che il segnale
venisse captato altre volte e poi che ne venisse esclusa la sua origine naturale. Sullo
studio di questo segnale si focalizzerà quindi la ricerca Seti nei prossimi mesi.
MARGHERITA HACK: «NON SONO GLI UFO» - Per l'astronoma Margherita Hack
si tratta di suoni naturali e non di messaggi alieni. «Conosco il progetto Seti home, ma
la probabilità che sia effettivamente un segnale alieno è bassa, è molto più probabile
che sia un fenomeno più naturale o strumentale».
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SETI@home è un esperimento scientifico che sfrutta la potenza
di migliaia di computer collegati a Internet, alla ricerca di intelligenze extra-terrestri
[Search for Extraterrestrial Intelligence (SETI)]. Chiunque può partecipare facendo
"girare" sul suo computer un programma che scarica e analizza i dati di un
radio-telescopio.
Fonte: Corriere della Sera
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