5 Luglio 2005 - Un nuovo orologio cosmico
La Via Lattea avrebbe 14,5 ± 2 miliardi di anni
In un articolo pubblicato sul numero del 29 giugno della rivista "Nature",
Nicolas Dauphas dell'Università di Chicago scrive di aver sviluppato un nuovo metodo per
calcolare l'età della Via Lattea. Il procedimento, che a differenza dei metodi precedenti
non si basa su ipotesi non dimostrate, potrebbe consentire di svelare anche altri misteri
cosmologici finora rimasti senza risposta.
"La determinazione dell'età delle galassie - spiega l'astrofisico Thomas Raischer
dell'Università di Basilea - è fondamentale per la comprensione dell'universo. Il lavoro
di Nicolas presenta un ampio raggio di implicazioni che lo rendono estremamente
importante".
Dauphas ha migliorato la precisione dell'orologio cosmico confrontando il decadimento di
due elementi radioattivi a lunga vita, l'uranio-238 e il torio-232. Secondo il
ricercatore, l'età della Via Lattea è approssimativamente di 14,5 miliardi di anni, più
o meno 2 miliardi di anni, quasi l'età dell'universo stesso.
Questa cifra è in accordo con la stima di 12,2 miliardi di anni determinata dai metodi
finora utilizzati. Il risultato di Dauphas conferma quello che si sospettava già: dopo il
big bang, non si è dovuto attendere molto prima che si formassero le strutture più
grandi, compresa la nostra galassia.
Le stime precedenti si basavano sulle caratteristiche di due differenti tipi di stelle, i
cluster globulari e le nane bianche. Ma questi metodi dipendono da ipotesi sull'evoluzione
stellare e sulla fisica nucleare che gli scienziati devono ancora confermare
completamente.
Fonte: Le scienze Online
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