4 Maggio 2005 - Un buco sul fondo dell'Atlantico

Il carotaggio ha superato i 1400 metri al di sotto del fondo marino

I ricercatori del progetto Integrated Ocean Drilling Program (IODP), che coinvolge 18 paesi (Stati Uniti, Giappone, Cina ed Europa), hanno scavato un foro sul fondo dell'Oceano Atlantico, raggiungendo per la prima volta alcune sezioni della crosta terrestre. Le loro scoperte potrebbero fornire nuovi indizi sulla formazione della Terra.
Gli scienziati, a bordo della nave JOIDES Resolution, hanno impiegato quasi tre mesi per scavare il buco, che penetra fin oltre 1400 metri sotto il fondo dell'Oceano. La trapanazione è stata effettuata in un'area chiamata Massiccio Atlantico, a metà dell'Oceano Atlantico.
Il nuovo foro - che secondo Jay Miller della Texas A&M University, uno dei leader del progetto, è il terzo più profondo mai scavato dall'uomo nella "base" della crosta oceanica - ha fornito quasi 1000 metri di campioni che i ricercatori esamineranno nei prossimi tre o quattro anni. Le "carote" potrebbero rivelare dati fondamentali su come si sono formate ed evolute nel tempo la crosta oceanica e altri strati. "Tutto quello che sappiamo finora sull'interno della Terra - commenta Miller - si basa principalmente su dati geofisici. I campioni che abbiamo raccolto ci suggeriscono che forse abbiamo semplificato eccessivamente alcune caratteristiche. Ogni volta che effettuiamo un carotaggio, scopriamo che la struttura della Terra è molto più complessa di quanto ritenevamo. Questo lavoro di scavo contribuirà a modificare le nostre idee su come il pianeta si è sviluppato".

Fonte: Le scienze Online

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