26 Gennaio 2005 - Le stelle più leggere
Forse gli astronomi hanno sovrastimato il numero di nane brune
Nonostante la
massa sia la caratteristica più importante delle stelle, misurarla nel caso degli oggetti
più leggeri dell'universo è sempre stato molto difficile. Grazie a un nuovo potente
strumento, finalmente gli scienziati sono riusciti a fotografare una stella molto rara e
di massa piccolissima, compagna di una più grande. La scoperta, descritta da un team
internazionale di ricercatori in un articolo pubblicato sul numero di "Nature"
del 20 gennaio, suggerisce che, a causa di errori nei modelli, gli astronomi abbiano
sempre sovrastimato il numero di nane brune giovani e di pianeti extrasolari
"vaganti".
L'immagine ha consentito al gruppo di misurare direttamente per la prima volta la massa di
un oggetto giovane e molto leggero. La stella AB Dor C, oltre 100 volte meno luminosa
della sua compagna più vicina (AB Doradus A), ha una massa pari a circa 93 volte quella
di Giove - quasi il doppio di quanto previsto dalla teoria. I risultati contraddicono
inoltre le attuali ipotesi sul numero di nane brune nell'universo e sull'esistenza di
possibili pianeti extrasolari vaganti.
Le nane brune sono corpi celesti con una massa pari a circa 75 volte quella di Giove,
insufficiente a farle bruciare come vere e proprie stelle. Se gli oggetti giovani
identificati come nane brune fossero due volte più massicci di quanto si pensava, molti
di loro sarebbero in realtà stelle leggere. E gli oggetti recentemente identificati come
pianeti vaganti sarebbero a loro volta nane brune leggere.
Lo studio è stato condotto da Laird Close dell'Università dell'Arizona insieme a
colleghi tedeschi, spagnoli, cileni e statunitensi. L'immagine della stella è stata
ottenuta grazie alla nuova telecamera ad alto contrasto montata sul Very Large Telescope
(VLT) dello European Southern Observatory in Cile, nel febbraio 2004.
Fonte: Le scienze Online
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