18 Novembre 2005 - Una stella veloce
La sua osservazione dimostra l'esistenza di un gigantesco buco nero
Usando il Very Large Telescope (VLT) dell'ESO, alcuni astronomi hanno osservato una
stella massiva in movimento ad oltre 2,6 milioni di chilometri l'ora. Le stelle non
nascono con velocità così elevate, e la sua posizione nel cielo suggerisce che sia stata
espulsa dalla Grande Nube di Magellano. Si tratta di una prova indiretta dell'esistenza di
un gigantesco buco nero nella galassia più vicina alla Via Lattea. I risultati dello
studio verranno pubblicati sulla rivista "Astrophysical Journal Letters".
La stella, battezzata HE 0437-5439, è stata scoperta all'estremità dell'alone della Via
Lattea, in direzione della costellazione del Dorado (pesce spada), dagli scienziati
dell'Università di Erlangen-Norimberga, in Germania, e dell'Università
dell'Hertfordshire, in Gran Bretagna. "Si tratta di un posto insolito per una stella
di questo genere", commenta Ralf Napiwotzki, uno dei ricercatori. "Normalmente
le stelle massive si trovano dentro il disco della Via Lattea. I dati ottenuti con lo
strumento UVES del VLT confermano che la stella è piuttosto giovane e che ha una
composizione chimica simile a quella del nostro Sole".
I dati hanno anche rivelato l'elevata velocità della stella, risolvendo l'enigma della
sua attuale posizione: l'oggetto non si è formato nell'alone della Via Lattea, ma si
trova a metà di un viaggio intergalattico. "Quando abbiamo calcolato il tempo
necessario per viaggiare dal centro della nostra galassia al punto dove si trova ora -
aggiunge Uli Heber, che ha diretto lo studio - abbiamo trovato un tempo superiore di tre
volte all'età della stella. Dunque, o HE 0437-5439 è più vecchia di quanto sembra,
oppure è nata ed è stata accelerata altrove".
In effetti, la stella si trova vicina a una delle galassie satelliti della Via Lattea, la
Grande Nube di Magellano, a circa 160.000 anni-luce di distanza da noi. Per gli astronomi,
è probabile che la stella possa aver raggiunto la sua attuale posizione dopo essere stata
espulsa dal centro della Nube di Magellano. Questo implicherebbe l'esistenza di un
gigantesco buco nero nella Nube per conferire alla stella la spinta necessaria.
Fonte: Le scienze Online
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