Una base militare che nasconderebbe veicoli spaziali alieni ?

di Gianni Bianchi

 

Perché si rischia la vita attraversando questa parte denominata AREA 51 nel deserto del Nevada ?
Il governo degli stati uniti vi tiene nascosti degli UFO ?
Un uomo afferma di conoscere la risposta: ma è la verità ?

 

Queste sono alcune domande che recentemente ci domandiamo dopo le famose rivelazioni rilasciate da Robert "Bob" Lazar, scienziato che avrebbe lavorato alla base Nellis con un contratto di 5 mesi a partire dal 1988.

Ma prima di parlare del nostro appena citato, cerchiamo di conoscere l’ubicazione di questa controversa base supersegreta del governo Americano.

Nel pieno del deserto del Nevada, a circa 190 chilometri da Las Vegas, c’è una zona di cui le carte topografiche ufficiali non riportano alcun particolare. Eppure la zona è tutt’altro che deserta, fra montagne e piccoli corsi d’acqua ci sono strade, edifici e una pista di atterraggio lunga 9 km e mezzo. Sulla carta tuttavia non risulta nulla, come se ogni attività cessasse in un’area vasta come metà Svizzera.
All’interno di questa base istituita nel 1954, la Lockheed ha realizzato aerei spia per conto della Central Intelligence Agency ( la Cia ) e ancora oggi si progettano e si sperimentano alcuni dei più avveniristici aerei Americani fra cui il bombardiere Stealth e altri velivoli convenzionali.
Da quando esiste l’AREA51, si sono moltiplicati gli avvistamenti di strani oggetti nel cielo, regolarmente smentiti dalle autorità.

Ma ritorniamo a BOB LAZAR.: egli ha affermato che il governo degli Stati Uniti era impegnato nello studio di nove dischi volanti con l’obiettivo di scoprire possibili applicazioni della tecnologia aliena. Lazar dopo alcune peripezie anche di ordine giuridico decise di uscire allo scoperto e parlò di una base segreta denominata S4. Questa base è un complesso sotterraneo che occupa in tutta la sua lunghezza un’intera catena montuosa. All’inizio egli pensava di dover lavorare su materiali e congegni molto avanzati ma di fabbricazione convenzionali. Tuttavia, dopo essere stato in uno di questi dischi, si rese conto che si trattava di oggetti che per forma e dimensioni dovevano essere provenienti da un mondo diverso dal nostro. Egli dice " stranamente mancavano qualsiasi segno di giuntura o di fusione, non c’erano bulloni ne chiodi, gli oggetti e le strutture erano arrotondati e senza spigoli, come se fossero stati modellati nella cera, dopo essere stati fusi e poi raffreddati " .

I dischi avevano aperture a forma di oblò e sedili ad appena 30 cm dal pavimento. Il propellente era costituito da un oggetto poco più grande di una palla da tennis, dal quale si irradiava un campo antigravitazionale che attraversava una cavità a forma di colonna lunga quanto il velivolo. Tutto ciò convinse Lazar che quei velivoli erano stati realizzati da una intelligenza aliena, con materiali alieni.

Queste sono affermazioni che sembrano incredibili, che ripropongono un classico tema dilemma dell’ufologia. In ogni caso le affermazioni di Bob Lazar hanno trovato diverse conferme. George Knapp, autore dell’intervista, dice di essere stato contattato da una dozzina di testimoni. In particolare, Knapp ha ricevuto una dichiarazione registrata su videocassetta, resa da un uomo che ha diretto vari programmi nella base di Nellis, secondo il quale fin dal 1950 le autorità custodirebbero effettivamente materiale non terrestre oltre ad esseri alieni.. Tuttavia questa testimonianza potrà essere verificata soltanto dopo la morte di chi l’ha resa. Anche gli altri testimoni rifiutano di apparire in pubblico per paura delle conseguenze.

Un altro testimone che aveva sostenuto di aver visto un disco volante e di essere disposto a raccontarlo in televisione, poi si è tirato indietro, intimorito dalla presenza poco rassicurante di persone che sostavano giorno e notte davanti alla sua abitazione.

Questi sarebbero i retroscena di queste interviste che denoterebbero comunque una chiara e inequivocabile chiusura da parte del governo o meglio ancora dall’apparato militare Americano che nel caso in questione non conferma tanto meno ammette che Lazar abbia lavorato all’interno di questa struttura rigidamente segreta.

Dopo quanto descritto tocca a noi volenti o nolenti informare l’opinione pubblica tramite la conferenza che si terrà il 14 novembre presso l’aula magna del liceo di Trevano su quest’argomento dove interverranno oratori esperti sull’AREA51 e sul Cover UP che il governo statunitense ha rigidamente operato in questi ultimi decenni.

Torna all'area 51


CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana