6 gennaio 1999 - Piramidi egizie

Giuseppe Colamine', del CUN Napoli, a proposito del sito clipeologico bollatese ove si contesta la validita' delle piramidi egizie come prova di antichi contatti alieni (http://members.tripod.com//~ufocun/index6.html) ci manda quest'interessante replica: "Caro Alfredo, ho visitato il sito clipeologico su cui hai scritto, trovandolo molto interessante; tuttavia vi sono dei punti su cui non mi trovo d'accordo e vorrei parlartene. La costruzione delle piramidi di Giza rappresenta un mistero irrisolto, funi e assi di legno a parte. I massi di 10 e piu' tonnellate non potevano essere portati all'altezza di 147 metri con metodi dell'epoca, poiche' avrebbero sfondato le rampe e spezzato le funi, senza contare la forza che richiedevano per essere trainati. L'archeologia ufficiale ha proposto una serie di spiegazioni in merito che comunque continuano ad essere insoddisfacenti. Interessante e' anche la raffigurazione pittorica delle tre stelle della Cintura di Orione, fra cui Al Nitak (Zeta Orionis). Quest'ultima appare circondata da tre ellissi. L'allusione a tre livelli orbitali, messa in parallelo con l'orbita terrestre che e' la terza in senso eliofugo nel sistema solare, e' interessante ma comunque non puo' rappresentare che un vago indizio. Passando ai reperti Mesopotamici, effettivamente il viaggio di Gilgamesh ha troppe analogie con un volo orbitale perche' lo scrittore dell'epopea se lo sia inventato di sana pianta. Inoltre e' interessante la parola Nefilim, usata anche nella Bibbia per indicare i Figli degli dei che abitavano la Terra prima del diluvio e che "molestavano" le donne (una pratica insolita per un alieno evoluto). Succedeva migliaia di anni fa; chissa' che allora gli alieni fossero un po' meno evoluti sul piano etico. Secondo Sitchin Nefilim vuol dire in lingua pre-accadica "caduti dal cielo". Leggenda, fantasia, immaginazione pura? Nessuno puo' giurarci. Veniamo a Nazca con le sue linee famose. Aeroporti? Manco a parlarne ovviamente. Chi dicesse una simile cosa davvero esagererebbe. Allora a cosa servivano, visto che intorno non ci sono alture da cui i disegni potevano essere contemplati nella loro forma completa? Probabilmente vi era un significato rituale ma comunque occorreva una supervisione da quota aerea affinche' i disegni venissero eseguiti con precisione, a meno di non pensare che i peruviani dell'epoca possedessero doti di abilita' assai superiori a quelle dei piu' grandi geni dell'arte raffigurativa umana. Sono d'accordo sul fatto che la lastra di Palenque raffigurasse il semidio Pacal che se ne va in un mondo migliore, ma perche' si serviva di un veicolo pieno di meccanismi, con forma aerodinamica, che emetteva scarichi posteriormente e nel quale egli stava incassato in una specie di vano, in posizione protesa, come stesse guidando una moto sportiva? Un paio di ali ed una mano del Dio Itzamna che lo prendeva per il colletto o gli sollevava il sedere sarebbe stata assai piu' comoda. Insomma da cosa avevano preso spunto i Maya per raffigurare lo spaccato di un veicolo degno di un romanzo di Verne? Sulle vimana mi sto documentando con grande difficolta' e non posso dire molto. Che ne pensi piuttosto dei graffiti della Val Camonica? C'e' un altro aspetto della questione: personalmente sono in contatto con l'AAS RA di cui Von Daeniken rappresenta un po' il padre spirituale. Le sue teorie peccano di semplicismo dogmatico; tutto era alieno, comprese le varie figure divine e profetiche in cui gli uomini credono. Ciò non mi trova d'accordo, ovviamente. La pan-ufologizzazione della realta' e' un eccesso fanatico, speculare al dogmatismo antropocentrico. Von Daeniken ha fatto la sua fortuna cosi', bisogna capirlo, ma in compenso l'AAS RA potrebbe rappresentare un ottimo interlocutore per il CUN in futuro. Loro pubblicano una rivista a diffusione mondiale intitolata Legendary Times. Il grosso difetto della Paleoastronautica sta nella demolizione sistematica delle Religioni; e' un fatto che non mi turba poiche' credo fermamente in Dio ma che comunque potrebbe dare fastidio a gente che crede negli UFO e non vuole vederli mescolati alla Divinita'. La Cristologia alternativo-demolitiva e' un vezzo deviato degli anni '70 e sarebbe anche ora di lasciare in pace Gesù. Zeus, Poseidone, Isthar, Osiride, Quetzalcoatl, Viracocha non sono legati al Cristianesimo e secondo me non erano divini. Giuseppe Colamine'".

Risponde Alfredo Lissoni: "Ritengo che negli esempi citati vi sia effettivamente una buona dose di mistero sul come e sul perche' certe costruzioni o figure siano state realizzate. Permangono comunque in me delle perplessita' sui reperti sopra citati, e temo di essere in buona compagnia - non riferendomi certo a studiosi scettici o a Stiebing - ma pensando al corposissimo filone kolosimiano che tutti questi enigmi li ha riletti invece in chiave atlantidea. Alieni o atlantidei? Retaggio di antiche conoscenze alchemiche o piu' semplicemente costruzioni e raffigurazioni di cui si e' in seguito perso il significato o il segreto? La polemica dunque e' ancora aperta e, secondo me, non procede solo e soltanto in chiave extraterrestre. Personalmente, per i reperti sopra citati, ho avuto modo di parlare vis-a-vis con studiosi che da anni conducono ricerche in loco. Come l'archeologo Giuseppe Orefici, che ha trascorso piu' di vent'anni a Nazca senza trovare tracce di passaggi alieni, ma sposando invece la tesi che le gigantesche figure altro non fossero che disegni astronomico-rituali realizzati in scala con il quadrettato, e che dovevano essere visibili solo dall'alto, in quanto rivolti agli dei. Spazioporto per gli alieni? Neanche a parlarne. Un qualsiasi velivolo che atterrasse su una linea lo distruggerebbe all'istante. E difatti e' recente la notizia che un grosso camion ha tranciato in due una di queste figure, rovinandola per sempre (morta la Reiche, non vi e' piu' nessuno a proteggerle dall'incuria umana). Possibile che gli indios nazca fossero cosi' sciocchi dal volere creare delle "piste di atterraggio" - come ha sostenuto Von Daeniken - talmente esili da essere spazzare via al primo alito di vento... meccanico? Palenque? A prescindere dal fatto che quel tipo di raffigurazione aerodinamica si ritrova in diverse raffigurazioni locali, si veda il libro di Stiebing, e' stato lo stesso figlio dello scopritore della tomba, Alberto Rhuz junior, a confermarmi che nulla prova la tesi della raffigurazione extraterrestre, ma che invece ogni simbolo e' chiaramente inquadrato nella mitologia - anzi religione- antico messicana dei "Quetzalcoatl", ovvero dell'ascensione terrena di un Iniziato (Pacal Votan) al cielo, come "Messaggero Celeste". Ci sia di consolazione il fatto che i messicani di Palenque ritenessero di provenire dalle Plejadi, al punto che buona parte dei loro osservatori astronomici caracol - poi distrutti dai Conquistadores - fossero orientati in direzione delle Plejadi e recassero scolpite sulla pietra precise indicazioni stellari. Quanto alle piramidi, concordo sul fatto che il mistero della costruzione persista. Ed apprezzo il lavoro della AAS RA, che ha lasciato da parte il modus operandi di Von Daeniken per abbracciare una ricerca assai piu' scrupolosa. Del resto, l'archeologia misteriosa e' andata via via dirozzandosi, passando da Charroux - che riteneva di avere rivelazioni da esseri superiori - a Von Daeniken sino ai piu' documentati (e scientifici) Bauval, Cremo, Hancock, West e soci. Il che dimostra che abbandonando il sensazionalismo si arriva a ricerche inoppugnabili contro le quali si spuntano le lame affilate di certi accademici scettici a priori.

In Val Camonica ci sono stato nel 1990 ed ho studiato attentamente i cosiddetti "spaziali" (ho anche acquistato due calchi in gesso realizzati dal massimo esperto di storia camuna, dottor Ausilio Priuli). Effettivamente sono strani, in primo luogo perche' cio' che viene definito "casco raggiato" non ha riscontro nei manufatti locali scoperti dagli archeologi (sono stati ritrovati solo degli elmi metallici, non delle maschere raggiate); in secondo luogo perche' sulle oltre cinquemila figure che ho - con sovrumana pazienza - filmato, fra quelle incise a scalpello nella roccia, solo cinque rappresentano gli spaziali (tre a Capo di Ponte e due a Nadro di Ceto)? Conclusione? I cinque "spaziali" raffigurano evidentemente qualcosa di assolutamente avulso dalla vita quotidiana dell'epoca, vistane la rarita'. Alieni? Non lo so.

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