6 gennaio 1999 - Gli impianti terrestri

Neanche a farlo apposta, l'ultimo numero di Dossier Alieni azzera queste obiezioni, mostrando tutte le analisi condotte sugli impianti raccolti da Sims. Noi aggiungiamo che non vi e' poi da scandalizzarsi eccessivamente dell'esistenza degli stessi, visto che gli impianti terrestri sono una realta' da molto tempo. I primi esperimenti con introduzioni di elettrodi in grado di stimolare elettricamente il cervello degli animali risalgono agli anni sessanta, su tori e scimmie rhesus (si legga il libro di Theo Lobsack "I signori della mente", Armenia edizioni); in America la ditta Lotek produce poi dispositivi trasmettitori esterni e sottocutanei da inserire in animali, per test di studio delle migrazioni; inoltre una ditta milanese, la Gen-etics, sta cercando di immettere in Italia un nuovo dispositivo, lo "Sky-eye", un chip sottocutaneo "anti sequestro di persona" (da utilizzare dunque se temete di essere rapiti da una gang ben piu' terrestre dei Grigi) contenente un rivelatore di posizione satellitare che ha una tolleranza di (soli) 150 metri. Inserito sotto la cute da un chirurgo specializzato, attraverso un intervento ambulatoriale assolutamente indolore, non ha bisogno di pile ma si alimenterebbe con i pochi milliampere messi a disposizione dallo stesso sistema neurofisiologico dell'organismo. Sky-eye, al momento realizzato in Italia in soli 48 esemplari e rilevabile grazie al Global Positioning System o GPS, sarebbe invisibile e non rilevabile ai raggi X. Per evitare condizionamenti stile Grande Fratello, la ditta promette che gli acquirenti del microchip resteranno assolutamente anonimi; essi disporranno di un codice personale ad otto cifre che sara' noto solo al possessore e ai suoi familiari. Saranno costoro che, in caso di rapimento o di scomparsa, comunicheranno il codice al numero verde di emergenza della Gen-etics (cfr. Unione Sarda e La Nuova Sardegna 3-10-98). Costo del congegno, 15 milioni; in ottobre gia' 118 prenotazioni da Italia, USA e Germania (cfr. Il Giornale 3-10-98). La notizia, ben lungi dall'essere una leggenda urbana, ha come era prevedibile scatenato la concorrenza. E cosi', un mese dopo, un'altra ditta italiana, la Viasat, ha annunziato di avere realizzato "bip-bip", un portachiavi satellitare del costo di sole centomila lire, che ci permettera' di rintracciarci - o di rintracciare la nostra auto rubata - grazie ai satelliti. Per inciso, Viasat e' una potente ditta che vede la partecipazione al 50 per cento delle azioni di Fiat e Telecom (cfr. Il Giornale 23-11-98).

La trasformazione del cervello in macchina, e dunque dell'intelligenza naturale in artificiale, pare essere il sogno segreto di diversi istituti di ricerca internazionali, alle soglie del Terzo Millennio. Nel novembre del 1997 Stefano Vassanelli, ricercatore presso l'Istituto tedesco Max Planck per la biochimica, ha dichiarato che un gruppo di scienziati e' riuscito a sviluppare una "nervatura vivente" su un microprocessore di silicio, facendone una specie di ponte tra un cervello animale ed un computer. "Si tratta - ha dichiarato il ricercatore italiano al Giornale (17-11-97) - di un importante passo avanti per prendere cellule da un essere umano e connetterle ad un chip. Dimostra che puo' essere possibile una connessione del cervello umano con un computer". Secondo quanto scritto per l'occasione dai giornali londinesi "Sunday Times" e "Sunday Telegraph", queste ricerche potranno avere in futuro importanti applicazioni mediche, come il ridare la vista ai ciechi. E, secondo il Telegraph, esperimenti condotti all'universita' americana di Princeton avrebbero dimostrato che il cervello "rafforzato" sarebbe in grado di spostare oggetti con la pura forza del pensiero. "Esperimenti compiuti a Princeton - scrive Il Giornale del 17-11-97 - hanno dimostrato che concentrandosi con la mente un uomo puo' condizionare l'attivita' di un generatore di numeri digitali. In Giappone sono in corso ricerche ancora piu' avanzate (da parte della Sony, n.d.A.): cambiare i canali delle tv impartendo ordini cerebrali". Se questi esperimenti porteranno effettivamente a risultati concreti, allora acquistera' una piu' comprensibile dimensione il fatto che i Grigi abbiano un cranio molto piu' sviluppato del nostro - e dunque piu' "rafforzato" - ed il fatto che riescano a comunicare telepaticamente.

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