8 gennaio 1999 - L'astronauta Mitchell crede agli UFO

Il seguente articolo e' apparso su L'Unita' del 6.1.99: "Per lo scienziato e astronauta USA, gli UFO sono sul nostro pianeta dal '47 - 'Ritengo molto probabile un'attivita' di retroingegneria inversa nelle mani di umani che agiscono lontani da ogni controllo governativo o di altro tipo. Trovo che questo sia allarmante... lo definirei un gruppo clandestino. Gli UFO? Non vi sono dischi volanti negli arsenali di nessuna nazione, ma esistono'. Edgar Dean Mitchell non ha bisogno di farsi della pubblicita' parlando della presunta esistenza degli alieni, per diventare popolare. Sessantotto anni, tre lauree di cui una in ingegneria al celebre MIT di Boston e attualmente consulente della Stanford University il suo nome puo' essere quello di un qualsiasi professore americano. Ma pur non chiamandosi Neil Armstrong o John Glenn, e' uno dei pochi privilegiati ad aver posato i piedi sulla Luna. Ed Mitchell infatti, come pilota del modulo lunare dell'Apollo 14, e' il sesto essere umano ad aver esplorato il satellite. Era talmente bravo, che i suoi superiori lo scelsero per primo, in un gruppo di l 9 candidati ai voli Apollo, per pilotare un LEM destinato alla Luna. 'Un'esperienza che e' persino difficile da descrivere' - ci aveva ricordato Mitchell qualche tempo fa a Riva del Garda ricordando quei giorni di febbraio dei 1971. 'E cio' che maggiormente mi sconvolse non fu certo la Luna, ma la vista della nostra magnifica Terra da quella distanza'. Sara' per questo, ci chiediamo, che molti degli astronauti che hanno vissuto le imprese lunari, pur essendo superuomini prima di partire, sono tornati ed hanno davvero sconvolto del tutto la propria vita? Ma a parte questa domanda, le cui risposte lasciamo volentieri agli psicologi o agli psichiatri, il caso di Ed Mitchell e' del tutto particolare, poiche' sposa la scienza ufficiale con quella del mistero. Un caso rarissimo da parte di un uomo che ha due lauree in ingegneria, ed e' stato pilota collaudatore, della US Navy. Da sempre si č affascinato al paranormale tanto che il suo esperimento di telepatia a bordo dell'Apollo 14 (senza il permesso della NASA), resta l'unico del genere mai tentato dallo spazio. Ha poi fondato nel 1972 l'Istituto di Scienze Noetiche a Palo Alto, in California, e ha scritto libri come "La psichica moderna negli USA". Poi e' diventato collaboratore attivo del celebre Uri Geller, colui che piega i cucchiai col pensiero, e cerca di convincere l'umanita' sul fatto che non vi sia ne' trucco ne' inganno. E lo stesso Mitchell conferma che tutto questo e' possibile scientificamente. Adesso 'Ed' si occupa anche del fenomeno UFO, e spesso risponde via Internet a chi gli pone domande scottanti sul tema. 'In realta' tutto e' nato quando ho risposto a qualche domanda che mi viene posta sull'argomento, e questo mi capita spesso quando mi intervistano sul mio passato spaziale', precisa Mitchell. 'Ho espresso piu' volte il mio parere, che forse e' un po' diverso rispetto a quello della maggior parte degli astronauti. E ho sempre detto quello che penso fin dai tempi della NASA'. 'Penso che una buona percentuale degli avvistamenti di oggetti volanti dal '47 ad oggi possano riguardare velivoli provenienti dallo spazio. Spesso si e' trattato di false interpretazioni del fenomeno, ma troppi casi restano inspiegati per poter ignorare il problema. E poi credo che sulla Terra agisca un'aviazione aliena, con mezzi molto superiori a quelli a disposizione di qualsiasi nazione. Questa e' una cosa molto allarmante'. 'Il Congresso americano - aggiunge Mitchell - dovrebbe garantire l'immunita' a quegli alti ufficiali e funzionari che potrebbero denunciare realta' importanti sulla presenza di alieni sul nostro pianeta, i quali non parlano per le conseguenze sulla loro carriera e la propria persona'. La verita' sugli UFO ci viene davvero nascosta? 'Direi da circa cinquant'anni. Ma il Governo si rifiuta di ammettere verita' importanti per colpa di una mentalita' persistente da guerra fredda o per timore che queste prove possano destabilizzare le strutture politiche e sociali con gravi conseguenze'. Cosa ne pensa del famoso caso Roswell, quello che di recente ci e' stato 'venduto' come una caduta di un'astronave nel New Mexico, con alieni a bordo? 'E' un punto di partenza per considerare la presenza di alieni sul nostro pianeta. Su questo caso le autorita' militari sono state piuttosto contraddittorie ed hanno raccontato qualche frottola. Prima hanno detto che era un pallone stratosferico per spiare i russi, poi un paracadute ad alta quota con dei manichini antropomorfi a bordo. Mah...'. Qual'e' il suo rapporto con gli ufologi? 'Piuttosto cauto. Non si puo' generalizzare, ma trovo che nella maggior parte dei casi siano dei fanatici la cui azione porta piu' discredito che verita'. Gran parte della cattiva informazione sugli UFO deriva dalla spazzatura che arriva via Internet da gruppi marginali di ufologi'. E infine, ecco il Mitchell che torna a vestire la tuta d'astronauta, e rimettendo i piedi sulla Luna, ritorna paradossalmente a pensare in termini "terrestri". 'Tornando alla Luna' - gli chiediamo - 'che lei ha esplorato visitando la regione di Fra Mauro con Alan Shepard, cosa pensa di coloro che asseriscono che vi siano basi con strutture artificiali? 'Semplice. Sulla Luna ci sono stato e perlomeno dove siamo stati Al ed io non c'era proprio nulla. Non abbiamo visto nulla di strano neanche dall'orbita lunare, come alcuni dissero, ne' tanto meno mentre stavamo per allunare. E non abbiamo visto un bel niente circa "strane apparecchiature" che si sarebbero riflesse sul visore del mio casco, come invece ho visto pubblicato in varie riviste e libri. Tutte dicerie...'.

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