12 marzo 1999 - Trovato scheletro alieno

L'americano MUFON Journal dedica questo mese la copertina al caso di un preteso scheletro extraterrestre scoperto in Texas dal paleontologo dottor Slaughter. Quest'ultimo, docente di paleontologia e direttore dello Shuler Museum della Southern Methodist University di Dallas, ha esaminato il reperto, unico nel suo genere e dall'aspetto deforme, stendendo poi un rapporto tecnico in cui si annunzia la scoperta di "una nuova specie, di nuovo genere". L'essere e' alto 39 pollici, ha quattro dita per mano e la struttura dello scheletro e' unica, simile a quella degli uccelli. Le orbite larghe degli occhi lo rendono simile ad un Grigio, ma la testa non e' molto larga, pur essendo di dimensioni sufficientemente ampie da contenere un cervello ben sviluppato. Naso e bocca (con denti) sono piccoli. Secondo l'ufologo Josh Goldstein (clearlt@pacbell.net) l'essere assomiglierebbe incredibilmente agli alieni di Roswell. Il corpo, sottoposto a sepoltura regale, venne adornato di oggetti (una cintura, una sorta di spada con un simbolo regale) metallici.Secondo Goldstein, lo scheletro venne scoperto grazie ad una erosione naturale nel luogo ove era sceso un UFO nel 1890. "Non e' chiaro se l'essere sia un alieno, ma certo e' una creatura mai vista sulla Terra", scrive Goldstein. Sulla questione - che gia' divide visto che e' stato avanzato che l'essere sia solo un normale terrestre deforme - esiste un libro del Dr.Slaughter, "Fossil Remains of Mythical Creatures" (Smilo Doness Books, 1996, ISBN: 0965134903). Lo scheletro e' adesso custodito nel museo Shuler. Prima di gridare vittoria e' pero' necessario attendere nuove e piu' dettagliate informazioni. Storie di scheletri e cadaveri alieni hanno riempito le pagine di giornali e libri negli anni passati, ma si sono poi rivelate delle bufale. Pensiamo allo scheletro nano e macrocefalo presentato a Caracas dal professor Pedro Nel Pedrahita, e rivelatosi un feto macrocefalo, e alla celebre storia del nano dei Monti Pedro, illustrata da Peter Kolosimo.Collaborazione: Josh Goldstein.

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