16 giugno 1999 - Smontata l'ondata belga ?

Scalpore nella ml (Mailing List - N.d.R.) di UFOupdates per quanto postato da Philip Mantle e Tim Matthews circa la scoperta di Eric Morris, direttore del British UFO Studies Center, secondo cui l'ondata belga del 1989-90 rientrerebbe in realta' in un caso di depistaggio ben terrestre. Morris avrebbe parlato, durante uno scalo all'International Air Show di Woodford vicino Manchester, con un pilota dell'aeronautica belga, che avrebbe ammesso che tutta la faccenda fu un cover-up messo in atto per ingannare la stampa e l'opinione pubblica. Il pilota disse che la vera realta' era che in quel tempo fu sperimentato un aereo a delta e che l'aeronautica belga, pur di allontanare il sospetto che l'oggetto osservato fosse di origine militare, preferi' accreditare la tesi dell'UFO. Inutile dire che questa tesi venne gia' divulgata all'epoca dei primi avvistamenti, ed in seguito negata da ricercatori come il fisico August Meesenn dell'Universita' di Lovanio, che studio' al PC i movimenti degli ordigni captati dai radar e la conformazione degli UFO a delta filmati; cosi' come venne rifiutata da Michel Bougard, l'ufologo della SOBEPS che segui' il caso su incarico dell'aeronautica belga, che ci dichiaro' personalmente che, secondo lui, il caso restava non identificabile con nulla di conosciuto. A seguito delle polemiche scoppiate adesso, l'ufologa Lynda Mathwes ha sposato la tesi dell'arma segreta, suggerendo la tesi di esperimenti con un avanzatissimo veicolo fluttuante a bassa velocita', chiamato Lighter-Than-Air (LTA); questo velivolo avrebbe capacita' di tipo Stealth e sarebbe costruito con un materiale composito a base di kevlar (chissa' come avrebbe esultato Corso, che affermava che il kevlar derivava dalla tecnologia aliena). L'assenza di rumore sarebbe dovuta - secondo l'ufologa - alla propulsione 'ionica' causa anche degli aloni blu osservati.
Queste dubbie conclusioni che non tengono ovviamente conto di molti aspetti della fenomenologia belga, sono state gia' contestate dall'ufologo olandese Henny van der Pluijm, che ha fatto notare  che, dopo anni di discussioni, "al momento, nessuna spiegazione terrestre del flap ha avuto ragione di tutti i fatti. Inoltre, l'ordigno sconosciuto del flap belga non aveva ne' la velocita' ne le capacita' degli Stealth".
Collaborazione: Philip Mantle, rivista Quest;  Davide Ferrara, UFOCTonline; Henny van der Pluijm.

Torna all'attualitą


CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana