29 giugno 1999 - Il mistero ufologico degli Urali
Soltanto in questi anni, sia per la mutata situazione politica, sia per altri fattori
economico sociali, giungono dall'est ed in particolare dall'ex blocco sovietico,
misteriosi racconti e testimonianze che hanno dell'incredibile.
Dall'inizio degli anni 90 gli ufologi russi, in modo particolare quelli operanti ad ovest
degli Urali, hanno iniziato una vera e propria esplorazione di quella che oggi viene
chiamata la zona M.
Questa misteriosa zona situata nel distretto di Perm e centrata intorno al villaggio di
Molebka, e' balzata alle cronache dopo numerosi avvistamenti di oggetti volanti non
identificati e umanoidi dalle fattezze ciclopiche. In particolare i ricercatori del gruppo
IRA hanno raccolto testimonianze, fotografie e filmati estremamente interessanti.
In particolare nel 1989 una sessantina di persone hanno osservato nel limpido cielo serale
una gran numero di stelle muoversi in modo inconcepibile all'interno di un'area circolare.
L'avvistamento e' proseguito per quattro giorni dalla mezzanotte all'una di notte. Altri
avvistamenti hanno riguardato figure geometriche brillanti apparire da una foresta. In
particolare un triangolo ed un quadrato dai colori brillanti e mutevoli dall'argento, al
bianco, al blu.
Gli inquirenti hanno inoltre raccolto numerose fotografie di sfere arancioni dal diametro
apparente di tre metri raccolte in gruppi che andavano dalle tre alle cinque sfere. Queste
fotografie sono oggi al vaglio degli esperti insieme da alcuni filmati girati nelle stesse
occasioni. Tutti questi fatti non colgono impreparati gli studiosi esoterici russi che ben
conoscono la zona M. Nell'antichita' questa zona era un luogo sacro, ricco di villaggi e
di luoghi sacrificali. In particolare lo studioso S.A. Belijaevskih ricorda l'usanza del
popolo Voguly, che viaggiando in autunno verso nord, offriva sacrifici agli dei per
ottenere aiuto e conforto durante l'inverno. I popoli russi che occuparono poi questo
territorio lo chiamarono Molebnoye che significa "luogo di preghiera". Nel 1879
lo scienziato russo A.E. Teplouhov fece notare la ricchezza di luoghi sacri e la
somiglianza dei nomi delle varie zone geografiche: fiume Molebka, villaggio Melebka, lago
Molebka, monti Molebka. Queste somiglianza confermano le ipotesi di culti antichi, i cui
luoghi sacri venivano scelti con attenzione e tramandati di generazione in generazione.
Oltre agli ufologi, anche i militari sovietici sono interessati alla zona M. Nel 1989
hanno iniziato un piano di ricerca per studiare le forze elettromagnetiche e il
livello di radiazioni, attratti soprattutto dalla ricchezza geologica del terreno. Anche
il famoso ufologo europeo Jacques Vallee si interesso' della zona e nel 1991 disse
"L'anomala zona di Perm e' il punto in cui il Mondo Cosmico e' continuamente
presente." Ma il fatto piu' sconvolgente avvenne durante una spedizione ufologica
sempre nel 1989. Durante l'esplorazione di una zona boscosa, il gruppo di ufologi dovette
dividersi e improvvisamente l'ufologa Valery Yakimov di anni 31, si trovo' sola nella
vegetazione; ad un tratto sentì un rumore di foglie e vide illuminata dalla luce lunare
la gigantesca figura di un umanoide nero altro circa tre metri. La ragazza spaventata si
mise a correre a perdifiato cercando i suoi compagni che riuscì a raggiungere nel loro
accampamento. Decise immediatamente di non raccontare nulla sia per lo shock, sia per la
paura di essere derisa. Ma due ore dopo giunse un'altra esploratrice che disse di aver
visto un piccolo ominide verde altro circa un metro e venti, per tutto somigliante ad un
bambino, che dopo averla osservata, si era avvicinato e le ha toccato la mano lasciandole
la sensazione come di un'ustione. A quel punto la ragazza e' scappata senza guardarsi piu'
indietro. Non sappiamo dire se questi fatti siano tutti veri o se l'antico mistero che
circonda la zona di Perm abbia in qualche modo influito sull'immaginario dei ricercatori.
Pero' parlano chiaro le numerose fotografie scattate nella zona, il numero sempre
crescente di avvistamenti e le continue ricerche fatte dai gruppi ufologici sovietici. Per
chi fosse interessato all'argomento, il gruppo IRA possiede uno spazio su di un sito
Internet all'indirizzo http://www.wic.net/page/geo.htm
dove e' possibile osservare le numerose immagini messe a disposizione e contattare i
membri del gruppo; in pratica abbiamo a disposizione una finestra aperta sul mistero degli
Urali.
Autore: Samuele Ghilardi, CUN Peschiera Borromeo (MI).
CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana