10 agosto 1999 - Il mistero di Tunguska
Da La Repubblica on line del 30 luglio 1999: "Rientra in queste ore in Italia la
spedizione scientifica dell'universita' di Bologna partita 15 giorni fa per svelare il
mistero di Tunguska, la remota regione siberiana dove, 91 anni fa, e' avvenuta la piu'
gigantesca esplosione della storia, causata da un corpo celeste ancora non identificato.
Guidato dall'astrofisico Giuseppe Longo, il gruppo di ricerca, con cui collabora anche
personale dell'universita' di Tomsk, ha stabilito il suo campo base nei pressi del lago
Ceko, lo specchio d'acqua piu' vicino all'epicentro della deflagrazione. La spedizione,
nelle sue varie fasi, puo' tra l'altro essere seguita anche su Internet, sul sito
appositamente costruito dall'ateneo del capoluogo emiliano. Utilizzando apparecchiature
particolarmente sofisticate, gli scienziati italiani, aiutati da alcuni uomini rana della
Brigata Antiincendi di Bologna, hanno prelevato numerosi campioni del fondo del lago, che
saranno analizzati nei laboratori dell'universita' felsinea. Inoltre, dopo una lunga e
disagevole marcia attraverso foreste e paludi, la spedizione ha raggiunto il centro esatto
dell'esplosione, dove altri campioni raccolti dal suolo e dagli alberi dovrebbero
finalmente rispondere ai numerosi interrogativi ancora aperti sul cosiddetto evento
Tunguska. Si tratta della seconda esplorazione italiana a Tunguska (la prima, effettuata
dal medesimo gruppo di lavoro, si e' svolta nel 1991) e di quella piu' dettagliata e
tecnologicamente piu' avanzata tra le pochissime che hanno studiato il sito. La precedente
indagine era riuscita ad accertare la presenza di microscopiche particelle di probabile
origine extraterrestre, senza tuttavia poter definire la natura dell'oggetto che, nel
giugno 1908, provoco' un'esplosione della potenza di 10-20 Megaton. Meteorite o cometa? La
risposta a queste domande servira' anche a fornire preziose indicazioni sull'impatto di
corpi celesti, a cui sono dedicati oggi numerosi programmi internazionali di studio. Il
mistero di Tunguska inizia alle 7.14, ora locale, del 30 giugno 1908, quando nel cielo al
di sopra della vallata del fiume Podkamennaja Tunguska, nella Siberia centrale, un oggetto
ancora non identificato provoco' una deflagrazione di potenza mille volte superiore a
quella della bomba di Hiroshima. La zona coinvolta dall'impatto fu vastissima. La foresta
venne devastata per piu' di 2000 chilometri quadrati, 60 milioni di alberi furono
spogliati dei rami e abbattuti al suolo, dove giacciono ancora oggi, allineati nella
direzione dell'urto. Incredibilmente, l'esplosione di Tunguska non fece vittime umane,
dato che l'area era quasi disabitata, ma se ne subirono gli effetti fino a migliaia di
chilometri di distanza. Un treno della transiberiana, ad esempio, che viaggiava 500
chilometri piu' in la', fu colpito da una cascata di detriti incandescenti, seguiti da una
strana pioggia color catrame. L'immensa esplosione provoco' anche forti disturbi
magnetici, che furono sentiti persino i marconisti dei vascelli transoceanici, le cui
attrezzature si bloccarono di colpo.
Quasi in ogni parte del mondo ci si accorse che in Russia era successo qualcosa. L'evento
era stato anticipato, nei giorni immediatamente precedenti, da una serie di anomalie
naturali registrate in molte parti dell'Europa Occidentale, della Russia europea e della
Siberia. Successivamente, per miglia e miglia intorno alla zona dell'esplosione, in cielo
rimase per giorni una strana lucentezza arancione, che si dice illuminasse anche di notte.
L'unica indicazione obiettiva sullo straordinario evento fu un'alterazione dei sismografi
della citta' siberiana di Irkutsk, che rilevava un moderato terremoto in una remota
regione chiamata Tunguska.
Ma cosa era successo davvero in Tunguska? E da cosa era stato provocato? I testimoni
oculari parlarono di una colonna di fiamme proveniente da sud est, di una palla di fuoco
che scende lentamente, e poi, a qualche chilometro dal suolo, esplode. Un corpo celeste,
quindi, ma di origine e natura misteriose. Perche' di misteri, a Tunguska, se ne contano
parecchi. La mancanza di un cratere simile a quello che si trova nei luoghi di altri
impatti con meteoriti e' stata spiegata con il fatto che l'oggetto e' esploso a svariati
chilometri dal suolo. Ma perche' non e' stato possibile trovarne i frammenti?
Microparticelle sono state individuate nella corteccia di alcuni alberi solo pochi anni
fa, ma la completa assenza di resti piu' grandi rimane un mistero. Che fine ha fatto il
corpo celeste?
Non stupisce che, negli anni Cinquanta, l'evento Tunguska abbia dato vita ad una serie di
leggende ufologiche, e che si sia pensato anche ad un'esplosione nucleare, smentita dalla
totale mancanza di tracce di radioattivita'. Oggi gli scienziati sono orientati
sull'alternativa cometa-meteorite, e pensano soprattutto ad un corpo celeste composto
quasi interamente di ghiaccio o comunque di materiale molto friabile. Una mini-cometa,
forse. O, come indicano le simulazioni effettuate al computer, un meteorite staccatosi da
un asteroide piu' grande che si e' frammentato nella nostra atmosfera.
Resta il fatto che la deflagrazione del 1908 e' la piu' potente di questo secolo e di
tutta la storia conosciuta, nemmeno paragonabile a catastrofi come l'eruzione del vulcano
Krakatoa del 1883, il cui rumore si udi' fino in Australia, a 2500 chilometri di distanza,
e che uccise 36.000 persone, abbassando per diversi anni la temperatura di tutta l'area.
Solo la piu' potente delle bombe all'idrogeno potrebbe eguagliare gli effetti provocati
dall'oggetto che ha colpito Tunguska. In una zona abitata, avrebbe cancellato citta'
grandi come New York. L'ultimo, cruciale interrogativo di Tunguska e': siamo in grado di
prevedere, e prevenire, un impatto cosi' catastrofico? ".
CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana