24 settembre 1999 - Perduta la sonda per Marte

Per un "rilevante errore di navigazione" il Mars Climate Orbiter, il primo satellite interplanetario della Nasa per la raccolta di dati meteorologici, e' andato perso mentre stava compiendo le ultime operazioni prima di entrare in orbita intorno al pianeta rosso. La Nasa ha definito "grave" l'apparente perdita della sonda, una delle due lanciate nell'ambito del progetto "Mars Surveyor '98", ma non "devastante" per il programma diretto a scoprire il destino dell'acqua, fonte primaria della vita, che si ritiene esistesse in passato su Marte. "Portera' a un ritardo, ma non all'abbandono, del programma per Marte", ha detto il professore Carl Pilcher, scienziato alla Nasa. Il responsabile della missione, Richard Cook, non ha perso ogni speranza di riottenere il satellite: "Abbiamo avviato le manovre di ricupero", ha reso noto Cook, senza pero' dimostrare eccessivo ottimismo. In una conferenza stampa a Pasadena, in California, Cook ha detto che la Nasa ha perso il collegamento mentre la sonda si trovava dietro Marte - e fuori dal raggio di comunicazione - e stava compiendo l'ultima operazione prima di entrare in orbita intorno al pianeta. "Il motore ha cominciato ad accendersi, come previsto per l'entrata in orbita, cinque minuti dopo l'arrivo nella zona prescelta", ha spiegato Cook. "Ma mezz'ora piu' tardi, non ha ridato il segnale". Che cos'e' successo? La Nasa ritiene che "la sonda e' entrata nella zona del previsto lancio in orbita a una quota piu' bassa del prevista - ha affermato Cook - e cio' ha potenzialmente causato la perdita della missione". Il direttore del progetto ha detto che l'Orbiter avrebbe dovuto avvicinarsi a Marte a una distanza dalla superficie di 140-150 chilometri, ma e' arrivato invece a quota 60 chilometri. La distanza minima per la sopravvivenza era di 85 chilometri. L'obiettivo della missione era di raccogliere dati sulle condizioni atmosferiche su Marte in tutte le sue stagioni, oltre a scoprire i misteri del clima passato e, forse, del futuro.

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