12 Marzo 2000 - Sono terrestri i batteri di ALH ?
Nel gennaio 1998 la stampa mondiale ha smentito la notizia che i batteri ritrovati nel
meteorite Alh84001 siano marziani. Lo hanno affermato Jeffrey Bada, dello Scripps
Institute of Oceanography, e Tim Jull dell'Universita' dell'Arizona,
in due articoli apparsi il 16 gennaio sulla rivista scientifica Science. Bada ha compiuto
un'analisi chimica dei materiali contenuti nel meteorite e Tim Jull si e' occupato dello
studio della composizione isotopica di quel materiale. Risultato, entrambi gli scienziati
affermano di non avere trovato alcuna evidenza do vita aliena o di suoi sottoprodotti nel
meteorite. Bada si e' concentrato sugli amminoacidi presenti nel frammento, che sarebbero
risultati di origine terrestre, del tutto simili agli amminoacidi che si trovano in
Antartide (il meteorite sarebbe stato dunque contaminato dal terreno ove e' precipitato).
Jull ha scoperto una presenza di carbonio 14 tipica della chimica terrestre e del tutto
incompatibile
con la chimica marziana. I due hanno concluso che quel carbonio non proviene da Marte, ma
e' solo una contaminazione terrestre. Scettici verso questa spiegazione si sono dimostrati
gli studiosi NASA, come la dottoressa Thomas-Keptra ed il dottor McKay, che hanno studiato
per primi il meteorite, avvallando la tesi dei batteri marziani. Ma gia' altri scienziati,
i dottori Maniloff, Nealson e Psenner, autori di uno studio morfologico del meteorite,
avevano obiettato che i "bastoncini" individuati dalla NASA erano troppo piccoli
per essere batteri. Gli scienziati Scott e Harvey, chimici, avevano poi dichiarato che i
materiali rinvenuti sul meteorite potevano essere frutto di banali reazioni inorganiche e
non i sottoprodotti di organismi viventi. Infine gli studiosi Bradley, McSween e ancora
Harvey, dalle colonne della rivista
"Nature", avevano rivolto un appunto metodologico: quelli visti al microscopio
non sono batteri, ma macchie.
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