16 Giugno 2000 - Allarme asteroide, anzi no !

Da Il Giorno 8-2-00. Non colpirà la terra l'asteroide 2000 BF19 che un recente allarme scientifico indicava in possibile collisione con il nostro pianeta per il 2022. Oggi all'università di Pisa il professor Andrea Milani, che aveva richiamato l'attenzione della comunità scientifica internazionale sulla pericolosità della traiettoria dell'asteroide, ha fatto ulteriori calcoli sulla base di nuovi dati inviati via Internet da due colleghi, uno americano e uno australiano. "Possiamo parlare di cessato allarme per questo asteroide - ha detto Milani -, non arriverà mai sulla terra. Con le nuove osservazioni, inviatemi nel giro di poche ore dall'Arizona e dall'Australia, si è potuto fare un calcolo più preciso sulla sua rotta: sono esclusi impatti con la terra". I calcoli hanno impegnato lo studioso pisano e i suoi collaboratori per tutta la giornata. Anche il New York Times aveva ripreso l'"allarme scientifico" rimbalzato tra gli studiosi di tutto il mondo."È una prassi - ha spiegato Milani -. In questo caso gli astronomi diventano le sentinelle della Terra. Osserviamo gli asteroidi che si muovono nel sistema solare: se ce n'è qualcuno con la traiettoria pericolosamente dubbia diamo una specie di allarme per radunare altri dati in modo da avere il calcolo più preciso possibile".

L'asteroide 2000 BF19 ha un diametro di 700 metri. Nel caso di una collisione con la terra avrebbe potuto provocare, secondo Milani, una esplosione pari a 10.000 megaton, causando danni uguali a quelli di una guerra nucleare.

"Tuttavia - ha fatto notare sempre Milani - ci sarebbero stati gli anni, il tempo, per progettare un piano di difesa terrestre, per esempio provando a raggiungere l'asteroide con dei razzi che lo potessero far disgregare in più frammenti o far deviare la sua traiettoria". Le osservazioni degli scienziati Jim Scotty dell'università dell'Arizona, scopritore lo scorso 28 gennaio di 2000 BF19, e di Rob McNaught in Australia sono state decisive: in poche ore hanno raccolto nuovi dati che sono stati poi trasmessi immediatamente a Pisa tramite posta elettronica.

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