10 Gennaio 2001 - Metalli atipici da un mancato UFO-Crash
di Alessandro Leonardi, coll. CUN Novara
In località "La Serena" che si trova nella "Region de Coquimbo" in
Cile, il Sig. jorge Tabè fu spettatore di un insolito fenomeno. Un avvistamento del
secondo tipo di una grande nave extraterrestre che si trovava a circa 1400 metri di
altezza. Alle ore 20.00 di un non precisato giorno dell'anno 1993 un'immensa luce
sopraggiunse alle spalle di Tabè andando verso la località chiamata "La Costa del
viento". La luce si avvicinò sempre di più al testimone fino a quando gli fu sopra
e in tale posizione si fermò per qualche attimo; a questo punto una parte dell'oggetto,
quella sottostante, cambiò colore e si illuminò di un azzurro intensissimo. Tabè,
impaurito, si gettò a terra e quindi diede le spalle all'oggetto, non potendo vedere cosa
quest'ultimo potesse fare. Fatto sta che mentre il testimone era ancora a terra, dopo
qualche secondo, riguardò l'oggetto perchè gli sembrava che si stesse muovendo; infatti
l'UFO fece una rapida accelerata e andò a sbattere contro alcune vette della cordigliera
e dopo tale manovra errata si dissolse nel cielo con un movimento rapidissimo. Ovviamente
il testimone andò a casa pensando e ripensando a ciò che vide e gli venne in mente di
tornare sul luogo dell'incidente per vedere se l'oggetto avesse perso qualcosa quando
impattò con la cordigliera. Non si sbagliò; dopo due giorni infatti egli tornò nel
fatidico luogo dell'avvistamento e raccolse alcuni resti dell'oggetto. In tutto riuscì a
trovare 3 kg di materiale spezzato in diverse parti; quest'ultime specchiavano il Sole
come degli specchi e fu facile vederle sparse per terra. Tale materiale fu esaminato da
esperti in Giappone e negli Stati Uniti e l'esperto Patricio Diaz commentò così ciò che
esaminò: "La chimica come ci ha sempre insegnato la scienza è unica nell'universo,
quindi i componenti del materiale non ci sembrano strani, ma la formazione isotopica e
atomica è differente". Gli esperti sottoposero i metalli ritrovati ad una sequenza
differente di temperature elevate, in quanto i suoi componenti ( rame, alluminio, magnesio
e silicio), secondo le nostre leggi fisiche, per raggiungere il nostro pianeta venendo
dallo Spazio, avrebbero dovuto resistere a temperature superiori al loro normale punto di
fusione ( circa 1050 °C ), dimostrando di possedere caratteristiche inusuali. Un altro
esperto di nome Ramon Robles commentò: "Il metallo aveva una superficie come quella
del mercurio solido, si scaldava rapidamente tra le mani assumendo gradualmente diverse
gradazioni di colore, dando al tatto la sensazione che palpitasse". Tutto il
materiale è stato visionato dalla rete televisiva Canale Infinito che possiede dei
filmati sia su Tabè e della sua testimonianza sia dei metalli rinvenuti a la "Cuesta
del viento". Ecco un'altra testimonianza importante che prova la validità del
fenomeno UFO e nuovi reperti che vanno ad aggiungersi a tutti gli altri dei quali siamo
già in possesso. Personalmente mi chiedo quanto si vuole essere ciechi ancora; un conto
è non vedere un muro e andarci a sbattere, ma vederlo e andarci lo stesso contro è
un'idiozia, visto che soprattutto non si fa nulla per evitare l'impatto! Ormai siamo pieni
di testimonianze, filmati, reperti e chi più ne ha più ne metta, ma i governi fanno a
gara per nascondere e insabbiare tutto quanto perchè troppo scomodo. L'importante per i
detentori del potere è che il popolo resti ignorante perchè più lo è e più è facile
continuare a dominare e a mangiare sulle spalle degli altri. Complimenti!!!
La Rete 319 - aperiodico telematico realizzato in proprio senza fine di
lucro dalla Segreteria Generale del CUN
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