18 Aprile 2001 - L'Europa si prepara ad andare su Marte

Il "Mars Express" pronto nel dicembre 2003

Fervono in tutta Europa i preparativi per la missione su Marte. Si chiama Mars Express ed è la prima missione dell'agenzia spaziale europea sul Pianeta Rosso. L’obiettivo principale è la ricerca di tracce di acqua e di eventuali testimonianze di vita nella storia del pianeta. Alla missione, varata dall'Esa e prevista per maggio-giugno 2003, stanno lavorando almeno 25 aziende di 15 Paesi (compresa l'Italia) e oltre 200 ricercatori. Verso Marte partiranno un orbiter e un lander: il Beagle 2.

Sono sette gli esperimenti scientifici previsti, destinati a raccogliere dati per rispondere alle grandi domande che da sempre circondo la storia di Marte. Innanzitutto, il primo obiettivo è quello relativo alla ricerca di tracce di vita sul pianeta rosso, una questione che, mai come adesso, risulta essere al centro dell’attenzione, dopo le ultime importanti prove attestanti prove di vita sul pianeta rosso.

In un periodo ricco di avvenimenti in materia di spazio, l’Esa vorrebbe dare una segnale di carattere e di professionalità. Già lo scorso 7 aprile da Cape Canaveral è cominciata l’avventura della “Mars Odissey”, una dimostrazione che le missioni spaziali sono il futuro, se non già il presente, e l’Ente spaziale europeo sa bene che perdere terreno adesso potrebbe procurare un gap, forse, incolmabile.

Il Mars Express arriverà su Marte intorno al dicembre 2003, quando ci sarà il distacco con il Beagle 2. Quindi mentre la sonda si sposterà in una nuova orbita polare, dalla quale osserverà l'intero pianeta nel successivo anno marziano (che equivale a circa due anni terrestri), il lander si dirigerà, invece, nel sito di Insidis Planitia, una pianura a nord dell'equatore, per completare la sua missione in sei mesi.

Ecco gli obiettivi della missione:

Superficie: l'orbiter sarà equipaggiato per rilevare immagini ad alta risoluzione dell'intera superficie e immagini ad altissimna risoluzione di alcune aree con lo strumento Hrsc.

Suolo: lo strumento Omega, sempre sull'orbiter, permetterà di ottenere la mappa della composizione del suolo. Il Beagle 2 dovrà invece determinare la geologia e la composizione minerale e chimica del suolo in cerca di tracce di forme di vita esistite in passato.

Sottosuolo: il Marsis studierà la struttura del sottosuolo alla profondità di cinque chilometri ed è l'unico strumento in grado di rilevare la presenza di acqua o ghiaccio a quella profondità.

Atmosfera: si chiama Pfs lo strumento per studiare la composizione dell'atmosfera; lo Spicam permetterà, invece, di rilevare vapore acqueo e ozono presenti nell'atmosfera (Spicam), mentre l'Aspera raccoglierà dati sull'interazione tra atmosfera e vento solare.

Clima: studiare le variazioni del clima dovrà essere il compito del Beagle 2.

Fonte: TiscaliNet Canale Scienza

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