25 Maggio 2001 - Il mistero delle sonde Pioneer.

SPAZIO (CNN) -- Una forza sconosciuta che sembra spingere una paio di sonde spaziali lontane dai propri obiettivi, ha lasciato gli astronomi alle prese con un oscuro mistero, che sembra sfidare le comuni leggi della fisica.

Le navicelle spaziali Pioneer 10 e il Pioneer 11, che per decenni hanno viaggiato tranquillamente in direzioni opposte del sistema solare, hanno coperto uno spazio significativamente inferiore a quanto avrebbero dovuto, secondo i calcoli degli astronomi.

Un team di ricercatori della Nasa - l'agenzia spaziale americana - ha tentato sistematicamente ma senza successo di determinare cosa possa aver decelerato la corsa delle due navicelle della Nasa.

"Qualcosa le sta rallentando - ha detto John Anderson, scienziato del Jep Propulsion Laboratory di Pasadena, in California - E non siamo riusciti a scoprirne la causa. La decelerazione è superiore a quanto ci si aspetterebbe dalla gravità newtoniana".

La resistenza viene da una forza misteriosa

Dall'epoca del lancio, all'inizio degli anni '70, le sonde hanno di gran lunga superato il pianeta Giove. Ma gli astronomi sono stati in grado di misurare con gran precisione le traiettorie e le distanze della coppia di sonde.

Dopo aver notato che il Pioneer 10 era inaspettatamente rimasto indietro nel suo viaggio spaziale lontano dal sole, però, gli scienziati hanno supposto che un oggetto sconosciuto possa aver avuto un'influenza sulla sonda.

Ma hanno dovuto ricredersi quando si sono accorti che una forza misteriosa si stava comportando alla stessa maniera anche nei confronti del Pioneer 11, che si trovava dall'altra parte del sistema solare.

"E' la stessa grandezza e la stessa direzione, diretta cioè verso il sole - ha spiegato Anderson - La forza punta al sole in entrambi i casi". Gli scienziati hanno studiato la variazione Doppler dei segnali radio per calcolare le distanze delle sonde.

Dopo un'analisi approfondita, hanno respinto l'idea che la causa della spinta in senso inverso fosse causata da un errore negli strumenti di bordo, dalla perdita di propellenti o da piccole emissioni di calore.

Forse la navicella spaziale ha prodotto inavvertitamente una forza sconosciuta che risulta ancora incomprensibile, ha detto Anderson. Forse gli scienziati dovranno riesaminare le premesse fondamentali sulle leggi della fisica.

"Nessuno ha ipotizzato una spiegazione convenzionale", ha aggiunto Anderson, secondo cui una delle ragioni possibili è "una modificazione della gravità".

Pioneer manda segnali scioccanti

Lanciate all'inizio degli anni '70, le Pioneers sono state le prime sonde a esplorare il sistema solare più lontano, sbalordendo il mondo con le loro immagini ravvicinate di pianeti giganti come Giove, Saturno, e dei loro satelliti.

Pioneer 10 - che ha da tempo superato l'orbita di Nettuno - lo scorso aprile ha stupito gli astronomi, quando è riuscita a inviare una trasmissione alla Terra, così come le era stato comandato. Le comunicazioni radio con Pioneer 11, invece, si sono interrotte nel 1995.

Gli scienziati non sono riusciti a calcolare gil effetti della gravità su altre sonde che navigano nello spazio lontano, come Voyager I o Voyager 2, perché queste impiegano un sistema diverso di orientamento e propulsione.

Anderson e colleghi hanno presentato il proprio lavoro sulla rivista Physical Review D. Le loro scoperte sono disponibili sul sito internet del Los Alamos National Laboratory: http://www.lanl.gov.

Fonte: CNN Italia.it / tecnologia & scienze

Torna all'attualità


CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana