31 Maggio 2001 - Attenzione al virus di Marte.

Dalla Gazzetta di Parma del 31-5-01: "Gli esperti temono che i reperti del Pianeta Rosso contengano pericolosi virus

La Nasa: Marte potrebbe uccidere - Marte può uccidere: i reperti del Pianeta Rosso dovranno essere maneggiati con la stessa cautela del virus Ebola. L'ammonimento è giunto da una commissione di scienziati incaricati dalla Nasa di studiare le precauzioni necessarie per i campioni del suolo marziano che le sonde spaziali porteranno tra qualche anno sul nostro pianeta.

La Nasa lancerà la prima missione del genere nel 2011. I reperti marziani arriveranno sulla Terra solo nel 2014. Ma il tempo stringe, secondo gli esperti del Committee on Planetary and Lunar Expedition.

Non è possibile escludere che i reperti del Pianeta Rosso contengano batteri letali che, se trattati senza le dovute precauzioni, potrebbero creare una epidemia dalle conseguenze imprevedibili. Tutti i reperti di Marte dovranno essere tenuti in quarantena in un laboratorio costruito appositamente con i criteri di "alto contenimento biologico" attualmente riservati allo studio dei virus più micidiali, come Ebola. Gli scienziati hanno invitato la Nasa a non ripetere gli errori fatti in occasione della esplorazione della Luna. Il problema della quarantena venne seriamente affrontato solo nel 1967, due anni prima della storica missione che portò Armstrong ed Aldrin sulla Luna, giungendo a soluzioni affrettate ed imperfette.

"Se sulla Luna vi fossero stati microbi si sarebbero inevitabilmente diffusi nell'Oceano Pacifico, nel laboratorio lunare di Houston ed nell'ambiente del nostro pianeta", sottolinea il dottor John Wood. Stavolta, con Marte, bisogna iniziare col piede giusto. Ci vorranno diversi anni per progettare, costruire e soprattutto provare i laboratori di quarantena che dovranno ospitare i reperti del Pianeta Rosso. "E' un progetto di enorme complessità che richiederà almeno sette anni di tempo - afferma Wood - Non c'è molto tempo da perdere".

Il laboratorio di quarantena dovrà mettere a punto nuove tecniche di sterilizzazione per esaminare e distruggere gli eventuali batteri trovati sui reperti cercando, nello stesso tempo, di limitare il danno alle molecole che potrebbero contenere indizi di tracce di vita nel passato di Marte. Oltre a proteggere la Terra da una possibile minaccia epidemica marziana, che gli scienziati ritengono comunque bassa, il laboratorio di quarantena dovrà anche impedire che organismi terrestri contaminino i reperti. Gli scienziati propongono che il centro di quarantena venga costruito nei pressi di uno dei laboratori al "alto contenimento" già esistenti negli Usa (ad Atlanta e a Fort Detrick nel Maryland) affidandone però la gestione alla Nasa che diventerebbe così la responsabile della sicurezza delle Terra da una devastante epidemia extraterrestre".

Collaborazione: Gildo Persone'.

La Rete 375 - aperiodico telematico realizzato in proprio senza fine di
lucro dalla Segreteria Generale del CUN

Torna all'attualità


CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana