15 Giugno 2001 - Alpha: il braccio robotico fa le bizze.

L'Atlantis non partirà prima di luglio. Forse settembre ?

SPAZIO (CNN) -- Ancora un ritardo sulla stazione spaziale internazionale Alpha: il braccio robotico di 18 metri installato durante la missione che ha portato nello spazio l'italiano Umberto Guidoni ha un misterioso problema e la Nasa è stata costretta a rinviare di nuovo il lancio dello shuttle Atlantis.

Il lancio, inizialmente previsto per l'inizio di giugno, era già stato rinviato tre volte quando mercoledì la Nasa ha annunciato che la partenza non potrà avvenire prima del 12 luglio. Se neppure per questa data sarà possibile farlo partire, i tecnici della Nasa potrebbero essere costretti a rimandare fino a settembre, e a quel punto nel programma potrebbe addirittura subentrare un'altra missione.

In coda, dopo l'Atlantis, c'è il Discovery: sarebbe dovuto partire a luglio, ma tra un rinvio e l'altro il lancio è programmato a questo punto per agosto. Il Discovery dovrà portare su Alpha un nuovo equipaggio perché vi rimanga alcuni mesi e far tornare sulla Terra i tre astronauti in orbita ora. Il comandante russo Yury Usachev e i due astronauti della Nasa Jim Voss e Susan Helms, sarebbero dovuti rimanere su Alpha tre mesi: venerdì invece festeggeranno i cento giorni nello spazio, e per il ritorno al momento non c'è alcuna data sicura. Un'incertezza causata proprio dai problemi del braccio robotico.

Già all'installazione, all'inizio di aprile, il braccio costato l'equivalente di oltre 1.300 miliardi di lire, ebbe problemi tecnici: in particolare, durante i test di funzionamento, sembrò che una delle giunture avesse un software difettoso nel sistema di backup. Nelle ultime settimane, il braccio "artritico" sembrava essere tornato in forma, anche se gli addetti al controllo a terra non riuscivano a capire perché. La Nasa sta aspettando il risultato di altri test sul braccio e lunedì potrebbe decidere di fare slittare il volo di Atlantis a settembre e concentrarsi sulla missione di Discovery, per provvedere all'avvicendamento dell'equipaggio della stazione spaziale.

"Big Arm", come è stato soprannominato il braccio robotico canadese, è lungo quasi 18 metri e può sollevare pesi fino a 20 tonnellate. Ha sette articolazioni comandate da motori elettrici e controllate da un computer che gli consentono di imitare la maggior parte dei movimenti di un braccio umano. La sua precisione dovrebbe permettergli di utilizzare un gran numero di utensili. Il braccio è equipaggiato con diverse telecamere, una delle quali vicina all'estremità, che facilitano la manovra all'operatore.

"Big Arm" è fissato su una base che scorre su un lungo traliccio che attraversa tutta la stazione e dovrebbe servire per completarne la costruzione che, si spera, dovrebbe essere ultimata per il 2006 (inizialmente la data prevista era il 2003),

Il primo compito importante dovrebbe essere il montaggio di una camera stagna che servirà ai prossimi equipaggi come punto di sosta per le passeggiate spaziali. La camera stagna deve essere portata su Alpha dall'Atlantis: per questo, senza un braccio funzionante a dovere, è impossibile far decollare lo shuttle.

Il calendario delle partenze è una questione delicata per l'Atlantis e per il Discovery: a partire dal 17 luglio la stazione spaziale orbiterà intorno alla terra in un modo che renderebbe pericolosi eventuali attracchi. Mentre dal 18 agosto, le basi militari terrestri che contribuiscono a disegnare la traiettoria dei voli dello shuttle, saranno inutilizzabili per un mese per operazioni di manutenzione.

Se la Nasa decidesse di invertire l'ordine dei voli sorgerebbe tuttavia un altro problema: bisognerebbe istruire il terzo equipaggio di Alpha (quello che appunto verrà portato sulla stazione dalla prossima missione del Discovery) a installare la camera d'aria con il braccio robotico, un compito sarebbe dovuto essere di Usachev, Voss e Helms.

Fonte: CNN Italia.it / tecnologia & scienze

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