26 Giugno 2001 - Sonde duttili e maneggevoli per le prossime missioni su Marte.

SPAZIO (CNN) -- I prossimi veicoli spaziali diretti su Marte sapranno saltare, scavare, volare, navigare, rotolare. Così almeno promettono i progetti presentati alla Nasa dagli specialisti mobilitati per fare proposte adatte alla nuova missione a caccia di prove di vita sul pianeta.

Gli ufficiali della Nasa sperano di arrivare a selezionare l'idea giusta per l'anno prossimo e si preparano a costruire una nuova generazione di robot spaziali che si chiameranno Scouts. L'agenzia spaziale americana vuole usarli per una missione dal costo previsto di 300 milioni di dollari, che sarà inviata su Marte nel 2007.

L'unica cosa sicura, riguardo alle nuove astronavi, è che saranno diverse dalle navicelle e dai landers usati dagli anni '60 ad oggi.

L'obiettivo del programma è di perfezionare le proposte che la Nasa prevede di ricevere l'anno prossimo, quando ci sarà la richiesta formale per la missione Scout.

I responsabili dell'agenzia spaziale americana hanno appena selezionato dieci progetti che riceveranno fino a 150.000 dollari ciascuno come finanziamento per sei mesi di ulteriori ricerche.

La cassetta delle idee

Fra le dieci proposte ci sono missioni per prelevare campioni di polvere e gas dall'atmosfera di Marte, una rete di stazioni meteorologiche per studiare il clima sulla superficie del pianeta e una sonda che scavi nelle calotte polari.

Il progetto KittyHawk propone di inviare quattro alianti attraverso Vallis Marineris, il canyon le cui pareti sono alte quasi 10 chilometri. Gli scienziati credono che il canyon passi attraverso sedimenti accumulatisi in miliardi di anni. La difficoltà di esplorare un terreno così accidentato aveva finora sconcertato i progettisti della missione. Wendy Calvin, dell'università di Nevada-Reno, ha spiegato: "Si tratta di planare giù senza motori e riprendere le pareti da cima a fondo".

Il progetto Artemide, di David Paige, dell'università della California a Los Angeles, propone landers in miniatura con gip ancora più piccole che esplorino il pianeta in più punti contemporaneamente, alla ricerca di acqua e ogni altra materia organica.

La Nasa è rimasta scottata nel '99 dalle perdite del Mars Polar Lander e del Climate Orbiter. L'Orbiter andò disperso nell'impatto con l'atmosfera di Marte perché gli ingegneri avevano mischiato nei calcoli le unità di misura decimali e quelle inglesi. Pochi mesi dopo, toccò al Polar Lander, che si schiantò su Marte, probabilmente perché un motore si spense in anticipo.

I due contrattempi costrinsero la Nasa a dimezzare il numero di lanci previsti. Ma l'agenzia si è comunque riservata lo spazio per una missione Scout.

Fonte: CNN Italia.it / tecnologia & scienze

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