11 Ottobre 2001 - ISS, l'Italia realizzerà l' "Europa"

L'Italia è stata incaricata di realizzare un sistema robotico da installare sulla Stazione spaziale internazionale. Un’incombenza di estrema responsabilità che l'Agenzia Spaziale Italiana ha deciso di delegare alla Tecnospazio (una società Finmeccanica), che coordinerà i lavori per lo sviluppo sistema “Europa” ((External Use of RObotics for Payloads Automation)).

Il contratto ha un valore di 28,3 miliardi di lire (14,6 milioni di euro), e vede come parti contraenti la partecipazione di Carlo Gavazzi Space e di Tecnomare in qualità di co-contraenti e di Officine Galileo B.U. Spazio, un’unità della Divisione Sistemi Avionici ed Equipaggiamenti di Finmeccanica, in qualità di sottocontraente.

Tecnospazio, con sede a Milano, fa parte delle Officine Galileo BU Spazio ed è la società italiana leader in Europa per la robotica e l'automazione spaziale. Concepito dall'ASI per la Stazione spaziale, "Europa" è un sistema robotico italiano che eseguirà gli esperimenti scientifici dell'ASI e dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) all'esterno della Stazione spaziale.

Il sistema “Europa” si basa sulla tecnologia Spider, un braccio robotico con sette gradi di libertà sviluppato da Tecnospazio per conto dell'ASI. Si tratta di un robot a basso costo e ad alte prestazioni, gli esperti sono convinti che riuscirà a dimostrare i vantaggi della robotica nelle missioni spaziali e, in particolare, nella gestione degli esperimenti e delle facilities a bordo della stazione spaziale.

Tutte le operazioni di "Europa" saranno programmate a terra e verranno eseguite automaticamente in orbita, sotto il controllo del Centro di Robotica Spaziale dell'ASI a Matera, senza la necessità di rischiose e costose attività in ambiente extra veicolare da parte degli astronauti.

"Europa", sottolinea l'ASI, contribuirà quindi alla commercializzazione della Stazione spaziale, riducendone i costi di funzionamento e facilitandone l'utilizzo da parte della comunità scientifica, degli enti di ricerca e di società commerciali.

Fonte: TiscaliNet Canale Scienza

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