17 Ottobre 2001 - Il capo della NASA si dimette

Successore ancora senza nome

Daniel S. Goldin

Era nell’aria ma la conferma ufficiale è arrivata solo ora. Daniel S. Goldin, che dal 1992 dirige la Nasa, l'ente spaziale degli Stati Uniti, lascerà l'incarico il 17 novembre prossimo. L'annuncio é stato anticipato da varie fonti della Nasa e del Congresso.

Goldin, 61 anni, ha visto durante il suo incarico durato circa 10 anni crescere importanti progetti, primo fra tutti quello della costruzione e del lancio dell’Iss, la Stazione Spaziale Internazionale orbitante permanente. Secondo fonti dell'Amministrazione, il successore non sarebbe stato ancora designato: lo stesso Goldin potrebbe essere consultato al riguardo.

All'uscente capo della Nasa è stato proposto di dirigere il Council on Competitiveness, ente che promuove e regolamenta la concorrenza fra le aziende nel settore privato. Incarico al quale Goldin aveva già detto d'essere interessato.

Goldin lascia una Nasa tutta nuova, proiettata verso la ricerca di base nei settori d'avanguardia come l'astrobiologia, e soprattutto amministrata come un'azienda privata e attenta a ogni forma di risparmio. Cosa che ha permesso all'ente spaziale di lanciare ambiziosi programmi - da Alpha all'esplorazione di Marte - con una serie di lanci ravvicinati e a basso costo, dimostratisi particolarmente efficaci per il programma shuttle.

Inoltre, dal 29 settembre scorso, la Nasa può vantare un ulteriore fiore all’occhiello. È stata, infatti, inaugurata ufficialmente nell’Isola di Kodiak, nel Golfo dell’Alaska, una nuova base per lanciare razzi vettori. Il varo della base è stata effettuato con un lancio multiplo di quattro satelliti avvenuto con un unico razzo vettore, Athena-1 della Lockheed Martin. Il carico principale della missione denominata Kodiak Star, era costituito dal satellite Starshine-3 della Nasa e da tre microsatelliti promossi dal dipartimento Usa della Difesa nell'ambito del programma Space Test Program (STP).

Fonte: TiscaliNet Canale Scienza

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