20 Ottobre 2001 - La NASA bussa su Marte
La sonda "Odyssey" sul Pianeta Rosso
|
Mars Odyssey - Foto dal sito
ufficiale |
La Nasa, lEnte Spaziale americano, ritorna su Marte con la sonda
Mars Odyssey. Lattesa è ormai trepidante. Partita il 9 aprile scorso la
sonda americana, dovrebbe scivolare lentamente nel campo gravitazionale del pianeta Rosso,
nella notte di martedì 23 ottobre. Mars Odyssey occuperà il suo posto nellorbita
designata, dove vi rimarrà due anni e mezzo, ad osservare e studiare con sofisticate
apparecchiature levoluzione del pianeta.
A parte la dimostrazione di efficienza e superiorità tecnologica che la Nasa ha voluto
evidenziare, gli obiettivi della missione sono essenzialmente due. Innanzitutto la ricerca
di tracce di vita sul pianeta rosso, una questione che, mai come adesso, risulta essere al
centro dellattenzione, dopo le ultime importanti prove attestanti la presenza di
vita su Marte. Il secondo è cancellare gli errori umilianti commessi dallEnte
spaziale americano negli ultimi anni nella sua avventura marziana.
Nel settembre del 1999, infatti, il Mars Climate Orbiter si schiantò sul pianeta con le
idee confuse perché i tecnici non gli avevano insegnato a distinguere tra
sistema metrico decimale e misurazioni anglosassoni. Dieci settimane dopo fu la volta del
Mars Polar Lander, scomparso mentre tentava di atterrare. È per via delle esperienze
passate che lOdyssey non scenderà sul pianeta rosso ma rimarrà in orbita. Sarebbe
una perdita troppo forte anche per la Nasa, dato che la sonda è costata quasi 300 milioni
di dollari (oltre 600 miliardi di lire).
Infatti allinterno di Mars Odyssey c'è un apparato per l'elaborazione delle
immagini capace di passare al setaccio il suolo marziano alla ricerca di fonti di calore.
Questo significa che se sotto la superficie ci fossero sorgenti d'acqua bollente, per
esempio, Odyssey dovrebbe riuscire a rilevarle.
La sonda, che pesa circa 800 chili, dispone poi di uno spettrometro a raggi gamma, che
esaminerà la distribuzione dei diversi elementi chimici del suolo marziano, con
un'attenzione particolare alla presenza di idrogeno, possibile indicatore dell'esistenza
di acqua e quindi di forme di vita. Uno spettrometro per l'analisi delle radiazioni
elettromagnetiche dovrà poi stabilire se l'atmosfera presenti rischi particolari, ad
esempio, per una futura passeggiata marziana da parte degli uomini.
Fonte: TiscaliNet
Canale Scienza
Torna all'attualità
CUSI - Centro Ufologico della Svizzera
Italiana