29 Ottobre 2001 - Primo tuffo per la sonda Odyssey nell'atmosfera del pianeta rosso

SPAZIO (CNN) -- Primo assaggio di atmosfera marziana per il Mars Odyssey, la navicella spaziale della Nasa: sabato mattina, Odyssey si è tuffata negli strati più esterni dell'atmosfera, arrivando a meno di 160 chilometri dalla superficie del pianeta rosso.

Le "immersioni" di Odyssey nell'atmosfera dovrebbero servire, secondo gli scienziati, a stringere progressivamente l'orbita attorno a Marte, fino ad arrivare a gennaio ad un'orbita ristretta di due ore e mezzo. O almeno così si attendono gli scienziati, che sperano che la navicella sia in grado di iniziare la propria missione per quella data.

Odyssey deve segnalare e mappare la presenza di minerali e sostanze chimiche sulla superficie del pianeta rosso, e fornire un rapporto giornaliero sulle condizioni atmosferiche di Marte. La sonda ha il compito di controllare anche eventuali depositi di acqua ghiacciata e sorgenti calde, la cui presenza potrebbe provare l'esistenza della vita sul pianeta.

Già due missioni precedenti, nel 1999, sono fallite. Il Climate Orbiter ha finito per girare troppo vicino al pianeta per un errore di calcolo, mentre il Polar Lander è precipitato sulla superficie di Marte per un errore del computer.

Questa volta sembra che tutto proceda per il meglio: "la navicella è in ottime condizioni ed è tutto a posto", dice il responsabile della missione, David Spencer.

La missione, dicono dal Jet Propulsion Laboratory della Nasa, l'ente spaziale americano, è costata 297 milioni di dollari e ci sono controlli severissimi per ogni fase.

Martedì, l'Odyssey ha iniziato un'orbita ellittica attorno a Marte di 18 ore e ½, ma dovrà ridursi ad una circolare a 400 chilometri di altezza, ammesso che tutto vada per il meglio.

E sabato in nottata, la navicella dovrebbe abbassarsi fino a 135 chilometri dalla superficie. Il nuovo 'tuffo' non dovrebbe creare alcun problema al corpo della sonda, ma la frizione dovuta all'atmosfera potrebbe surriscaldare i pannelli solari che alimentano Odyssey.

Alla Nasa, però, sono tranquilli: "I pannelli solari potrebbero parzialmente sfogliarsi, e in questo caso le loro prestazioni potrebbero diminuire. Ma saremo molto cauti e non vogliamo neppure arrivare a questo punto".

Fonte: CNN Italia.it / tecnologia & scienze

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