4 Luglio 2002 - Segnali radio da Saturno.
Captati dalla sonda Cassini
I segnali radio inviati da Cassini, la sonda impiegata nella missione interplanetaria
diretta verso Saturno ed ora a 1.26 Miliardi di Km di distanza dalla Terra, sono stati
ricevuti per la prima volta in Italia, utilizzando come antenna il radiotelescopio di Noto
(SR) del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
La sonda è stata inviata come missione congiunta dalla NASA e dall'ESA, con lo scopo
principale di esplorare il pianeta Saturno. L'Italia, attraverso la sua Agenzia Spaziale,
ha partecipato alla realizzazione del sistema radio di Cassini e del sottosistema Huygens,
che atterrerà sulla luna Titano.
Il debole segnale inviato dalla sonda impiega un'ora per percorrere la distanza che la
separa attualmente dalla Terra. Nel suo viaggio lambisce il Sole, dove, secondo la teoria
della relatività di Einstein, viene ritardato dalla gravità dell'astro. Gli scienziati
italiani intendono in questo modo misurare con grande accuratezza questo ritardo, per
verificare le predizioni della teoria.
Con il 24 Giugno sono iniziate a Noto le prove per ricevere i segnali con un nuovo
ricevitore bicanale, con illuminatore coassiale per le bande Ka (32GHz) ed X (8.4GHz),
realizzato nella sede di Medicina (Bo) dell'Istituto di Radioastronomia del CNR ed
installato nel fuoco primario del radiotelescopio di Noto con un interfacciamento
elettro-meccanico appositamente progettato. La nuova frequenza di lavoro (32 GHz), una
delle più alte finora utilizzate al radiotelescopio, ha richiesto lunghe ore di
osservazioni di radiosorgenti per calibrare il puntamento assoluto dell'antenna.
Il sistema digitale di acquisizione appositamente sviluppato per l'esperimento è in grado
di misurare la velocità della sonda con un'accuratezza di pochi micron al secondo. Questo
sistema verrà inoltre impiegato per cercare eventuali onde gravitazionali, misurando
spostamenti della sonda dell'ordine di una frazione di millimetro.
Venerdì sera 28 Giugno si è avuto il primo contatto in banda X: il segnale debolissimo
ha poi trovato conferma in quello in banda Ka. Nei giorni seguenti i segnali dalla sonda
sono stati registrati con continuità ed ora sono in corso le analisi preliminari.
Questo esperimento è frutto della collaborazione dell'Istituto di Radioastronomia del
CNR, dell'Osservatorio di Arcetri e della facoltà di Ingegneria dell'Università La
Sapienza di Roma, ed in parte finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana.
Fonte: TiscaliNet Canale Scienza
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