3 Settembre 2002 - La galassia più giovane e più piccola
L'osservazione di una giovane, piccola formazione mette in discussione le
teorie più accreditate sulla nascita delle galassie
Secondo alcune
dettagliate immagini di una galassia nana, nell'universo continuano a formarsi nuove
piccole galassie. Un alone di giovanissime stelle e la forma contorta della galassia
suggeriscono che essa si formò quando due più piccoli ammassi di stelle entrarono in
collisione meno di 100 milioni di anni fa. La galassia, la più piccola e la più giovane
che gli astronomi abbiano mai scoperto, mette in dubbio il più acceaccreditato modello
dell'evoluzione delle galassie, che sostiene che le più grandi siano state le ultime a
formarsi.
Il sistema, chiamato POX186, è una piccola collezione di forse 10 milioni di stelle, ed
è quindi diecimila volte più piccolo della nostra Via Lattea. Esso e altri oggetti
simili, chiamati "nane blu ultracompatte," sembrano così piccoli da rendere
quasi impossibile studiarli in dettaglio. Immagini precedenti di POX186 avevano suggerito
la presenza di una struttura complessa e di una attiva popolazione di giovani stelle calde
blu. Ma la vera natura della galassia è stata svelata ora dall'Hubble Space Telescope.
Michael Corbin, dello Space Telescope Science Institute di Baltimore, in Maryland, e
William Vacca, del Max-Planck-Institut for Extraterrestrial Physics di Garching, hanno
usato l'HST per osservare POX186 nel marzo e nel giugno 2000. Le immagini, che verranno
presto pubblicate su The Astrophysical Journal, mostrano un arco di stelle su
un lato, segno di una recente fusione fra due oggetti più piccoli. Hubble però ha anche
osservato una notevole attività di formazione stellare nel nucleo della galassia, che gli
astronomi non si aspettavano se la galassia fosse stata vecchia.
Corbin e Vacca hanno proposto che due gruppi "subgalattici" di stelle, ognuno
grande forse solo 300 anni luce, si siano scontrati per dare origine all'oggetto negli
ultimi 100 milioni di anni. Inoltre, POX186 si trova in una vasta regione di spazio vuoto
di 30 milioni di anni luce di diametro, una delle innumerevoli che costellano il cosmo. La
galassia quindi sembra offrire supporto a una versione modificata della teoria delle
galassie. Secondo questa idea, proposta sei anni fa, le galassie più piccole, e non
quelle grandi, si formano per ultime, perché la gravità ha bisogno di molto tempo per
assemblare i piccoli "grumi di materia nei vuoti.
Fonte: Le scienze Online
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