18 Settembre 2002 - Ricostruito l'ultimo pasto di Otzi
Otzi è stato trovato sulle Alpi italiane nel 1991 |
TECNOLOGIA (CNN) -- L'ultimo pasto di Otzi, l'uomo di Similaun, è stato a base di
cereali e carne di cervo. Lo ha dichiarato un gruppo di ricercatori dell'università di
Camerino, diretti dal professor Franco Rollo, secondo i quali il cacciatore dell'età
della pietra, rimasto mummificato per 5.000 anni fra i ghiacci alpini, fu probabilmente
ucciso da cacciatori rivali.
Dall'esame dei frammenti rimasti nell'intestino di Otzi, scrive il professor Rollo
sull'ultimo numero degli Atti della National Academy of Sciences degli Stati Uniti, è
possibile ricavare quale fosse il regime alimentare di quelle popolazioni alpine, che
vivevano di caccia e di raccolta. In particolare, secondo Rollo, si può ricostruire in
modo plausibile come quell'uomo visse il suo ultimo giorno, e come morì.
Il penultimo pasto del cacciatore, che fu ucciso da una freccia nella schiena, consistette
di cereali, foglie di insalata e carne di stambecco, mentre nel suo ultimo pasto il nostro
uomo si cibò di cereali e carne di cervo. Si tratta dei risultati dell'esame del Dna dei
frammenti organici trovati nell'intestino della mummia, che fu per la prima volta
scongelata il 25 settembre del 2000. Secondo tale analisi "l'ultimo viaggio di quel
cacciatore-guerriero fu compiuto attraverso un bosco di conifere, a media altitudine, dove
probabilmente consumò un primo pasto costituito da cereali, altri alimenti vegetali e
carne di stambecco, e si concluse con la sua morte in una conca rocciosa oltre i 3.200
metri di altitudine sul livello del mare, non prima che egli avesse assunto un ulteriore,
ultimo pasto, con carne di cervo rosso e, probabilmente, cereali".
Quanto alla morte di Otzi, gli studiosi ritengono dalla posizione della sua ferita che fu
probabilmente ucciso da altri cacciatori: studi recenti hanno rivelato che i cacciatori
del mesolitico erano soliti indirizzare le frecce verso la parte sinistra del petto delle
loro prede, per avere la certezza di ucciderle al primo colpo. E poichè la freccia che
trafisse l'uomo di Similaun gli perforò la scapola sinistra, "ci sembra ragionevole
dedurre - si legge nell'articolo pubblicato sugli Atti della National Academy of Science -
che quell'uomo rimase vittima di una qualche rivalità fra cacciatori, piuttosto che di un
sacrificio rituale".
Fonte: CNN Italia.it /
tecnologia & scienze
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