22 Settembre 2002 - Osservare un buco nero vicino
La luce del Sole compirebbe un giro completo attorno a questo oggetto
ritornando verso la Terra, da dove sarebbe visibile come un lampo anulare
All'età di 91
anni, l'astrofisico John Archibald Wheeler, noto per aver coniato il termine "buco
nero," ha proposto un'interessante metodo per osservare direttamente uno di questi
esotici oggetti che dovesse passare per caso nei pressi del Sistema Solare. La luce del
Sole compirebbe infatti un giro completo attorno a questo oggetto ritornando verso la
Terra, dove potrebbe essere osservata come un lampo anulare. Scrutare i cieli alla ricerca
di questi rarissimi eventi potrebbe non essere possibile ancora per decenni, ma l'elegante
analisi del fenomeno è molto interessante.
La Teoria della relatività generale di Einstein prevede che anche la luce venga deviata,
come un proiettile, dai campi gravitazionali. Vicino all'orizzonte degli eventi di un buco
nero l'attrazione gravitazionale è così forte che questa deflessione diventa estrema.
Alcuni fotoni che dovessero raggiungere un oggetto di questo tipo potrebbero quindi
girarvi attorno molto vicini e proseguire poi su un cammino diverso da quello originale. I
buchi neri quindi disperdono in tutte le direzioni la luce che li raggiunge. Wheeler e un
suo ex studente, Daniel Holz della Princeton University, hanno realizzato che questo
fenomeno potrebbe tradire la presenza di un buco nero. Se la Terra si trovasse fra il Sole
e l'oggetto, parte della luce solare verrebbe riflessa indietro sotto forma di anelli
concentrici. I fotoni che ritornano dopo mezza orbita creano l'anello più esterno. Altri
fotoni ritornerebbero invece dopo aver compiuto un'orbita e mezza, formando un anello più
debole e piccolo, e così via. I risultati di Holz e Wheeler, che verranno pubblicati in
ottobre sulla rivista "Astrophysical Journal", suggeriscono che un buco nero con
una massa pari a 10 volte quella del Sole che si trovasse a una distanza pari a 50 volte
quella di Plutone produrrebbe questi anelli per circa un giorno.
Purtroppo, al momento è semplicemente impossibile anche solo tentare di osservare questo
effetto, perché anche i più potenti telescopi terrestri riuscirebbero a individuare un
buco nero solo se si trovasse appena al di fuori del Sistema Solare, dove la sua presenza
verrebbe comunque tradita dalle perturbazioni gravitazionali delle orbite dei pianeti.
Fonte: Le scienze Online
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