29 Settembre 2002 - Vita su Venere?
La presenza dei batteri sarebbe in grado di spiegare alcune peculiarità della
composizione chimica dell'atmosfera venusiana
Gli esobiologi hanno immaginato forme di vita adatte quasi a tutti i corpi del sistema
solare, ma non hanno mai preso in considerazione Venere. In effetti, la sua atmosfera
velenosa di anidride carbonica e acido solforico e l'effetto serra, che mantiene una
temperatura superficiale sufficiente a fondere il piombo, non lo rendono un pianeta
particolarmente ospitale. Secondo Dirk Shulze-Makuch e Luis Irwing, dell'Università del
Texas, l'atmosfera di Venere è invece relativamente abitabile e potrebbe ospitare un
grande numero di batteri.
"Dal punto di vista dell'astrobiologia, Venere non è senza speranza," dicono i
ricercatori, che hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista "New
Scientist". La presenza dei batteri sarebbe in grado di spiegare alcune peculiarità
della composizione chimica dell'atmosfera venusiana.
Usando i dati delle missioni spaziali russe Venera e delle sonde statunitensi Pioneer
Venus e Magellan, i ricercatori hanno studiato l'alta concentrazione di goccioline di
acqua nelle nuvole di Venere. In questo modo è stato possibile individuare alcune
peculiarità che potrebbero essere facilmente spiegabili con la presenza di microbi. Per
esempio, si sono viste tracce di solfuro di idrogeno e di biossido di zolfo, due gas che
reagiscono l'uno con l'altro e che non possono coesistere se non vengono continuamente
prodotti. Inoltre, nonostante l'alta irradiazione solare e i frequenti lampi, l'atmosfera
di Venere non contiene quasi monossido di carbonio, suggerendo che qualche cosa lo stia
rimuovendo. I ricercatori hanno suggerito quindi nelle nuvole venusiane potrebbero essere
al lavoro batteri che combinano il biossido di zolfo con monossido di carbonio in un
metabolismo simile a quello delle forme di vita terrestri più primitive.
La nuova teoria è stata però accolta con grande scetticismo dalla maggior parte dei
ricercatori. Un primo elemento a sfavore è il fatto che le goccioline di acqua in
sospensione non sembrano essere sufficienti a sostenere la vita.
Fonte: Le scienze Online
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