1 Ottobre 2002 - Esiste davvero la materia oscura?

Mordehai Milgrom

Di tutti i misteri dell’astronomia, nessuno è più fitto di quello che circonda la materia oscura. La maggior parte degli astronomi ritiene che l’universo sia pervaso da grandi quantità di materia non identificata. Tuttavia questa “materia oscura” ha finora eluso ogni sforzo teso al suo rilevamento, tanto che parecchi astronomi e fisici stanno cominciando a considerare seriamente la possibilità che essa non esista.
Il problema è nato a causa di una discrepanza nelle masse delle galassie e delle strutture cosmiche a grande scala. I costituenti di questi sistemi possono muoversi ma non sfuggire, perché sono trattenuti dall’attrazione gravitazionale del resto del sistema. Le leggi della fisica stabiliscono esattamente quanta massa deve essere presente per bilanciare i moti e impedire la dispersione del sistema; è quindi sconcertante che la massa totale che si osserva effettivamente sia di gran lunga inferiore a questo valore.
La necessità di supporre l’esistenza di materia “in più” si manifesta non solo nei sistemi galattici ben definiti, ma anche nel complesso dell’universo. L’opinione comune è che una parte di questa massa in più sia costituita da materia ordinaria che non emette abbastanza radiazione per essere rilevabile con le tecnologie attuali: pianeti, stelle nane, gas a media temperatura. In totale, questa massa “semioscura” potrebbe essere anche 10 volte più grande di quella visibile, ma rappresenterebbe comunque solo una piccola frazione della massa mancante. Quando i ricercatori parlano di materia oscura, di solito si riferiscono a un tipo esotico di materia che dovrebbe costituire il resto dell’universo. A peggiorare la confusione, si ipotizza anche l’esistenza di “energia oscura”, ossia un tipo distinto di energia che produrrebbe l’espansione accelerata dell’universo, un fenomeno osservato ma non spiegabile facendo appello né alla materia normale né a quella oscura.
Per riassumere, gran parte degli astronomi ritiene che attualmente l’universo sia costituito, nella misura del 4 per cento circa, da materia ordinaria, un decimo della quale è osservabile in forma di gas e stelle; per un terzo circa da materia oscura di tipo sconosciuto; e per due terzi da energia oscura, la cui natura è ancora più enigmatica.
Ma se la famigerata materia oscura non esistesse proprio, e dovessimo invece rivedere le leggi della dinamica su grande scala, così come sono state corrette a scala microscopica? Se le leggi di Newton perdono validità, allora modificandole si potrebbe fare a meno della materia oscura.

Fonte: Le scienze Online

Torna all'attualità


CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana