19 Ottobre 2002 - Un buco nero al centro della Via Lattea

Gli astronomi sperano ora di studiare il moto di stelle ancora più deboli per verificare i vari effetti previsti dalla relatività generale

scheda284.jpg (6330 byte)Gli astronomi hanno sempre sospettato che il nucleo della nostra galassia, come quello di molte altre, nascondesse un buco nero supermassiccio. Molti ricercatori hanno però proposto teorie alternative a base di oggetti estremamente esotici o di ammassi di stelle ultradensi. Ora però un gruppo di astronomi che ha seguito una stella nel corso di due terzi di un'orbita attorno al centro della galassia ha escluso tutte le possibili alternative. Un articolo sulle osservazioni è stato pubblicato sulla rivista "Nature".
Poiché i buchi neri, per definizione, non emettono luce, la loro esistenza deve essere dimostrata mediante metodi indiretti. Le due tecniche più comuni consistono nel seguire il moto delle stelle attorno al sospetto buco nero o osservare i caratteristici raggi X emessi dal materiale che si riscalda mentre cade nell'oggetto.

Purtroppo, sia la prima che la seconda tecnica sono di difficile applicazione, per via delle cortine di polvere che circondano il nucleo delle galassie. Rainer Schödel, del Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics, di Garching, in Germania, con colleghi di altre istituzioni, è riuscito seguire l'orbita di una stella attorno alla sorgente radio compatta Saggitarius A*, che si pensa orbiti intorno al buco nero della nostra galassia, in un periodo di oltre 10 anni. I nuovi dati hanno permesso di calcolare che la stella ha un'orbita kepleriana molto ellittica con un periodo di 15,2 anni e che si avvicina fino a 17 ore luce da Sgr A*. La forma dell'orbita è così risultata inconsistente con la distribuzione di massa dei vari oggetti proposti dalle varie teorie, con l'eccezione dei buchi neri. Gli astronomi sperano ora di studiare il moto di stelle ancora più deboli per verificare i vari effetti previsti dalla relatività generale nei pressi di un buco nero.

Fonte: Le scienze Online

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