3 Dicembre 2002 - Il Big Bang in laboratorio
Il Progetto ALICE
Vista schematica dell'apparato ALICE |
La teoria del Big Bang ipotizza che nei primi istanti dell'universo la materia si
trovasse a temperature e densità di energia elevatissime.
In queste condizioni le particelle che costituiscono il nucleo (protoni e neutroni)
perdono la loro struttura ed i loro costituenti elementari (i quark) possono muoversi
liberamente dando luogo ad uno stato che chiamiamo plasma di quark e gluoni, o brevemente
QGP.
Successivamente si ha espansione e raffreddamento del plasma e formazione della materia
nucleare che conosciamo, analogamente a quanto accade al vapore acqueo quando si condensa
per formare le gocce d'acqua. Attualmente nell'universo, densità di energia di questo
tipo si ritiene siano raggiunte solo in sistemi quali le stelle di neutroni.
I fisici delle particelle da circa venti anni cercano di riprodurre su piccola scala la
materia nucleare nelle condizioni estreme ipotizzate per i primi istanti di formazione
dell'universo, attraverso collisioni di fasci di ioni pesanti, prodotti con acceleratori
di particelle. In queste collisioni si raggiungono per brevissimi istanti (10-22 secondi)
temperature 100 mila volte più calde del sole e densità 20 volte maggiori della materia
ordinaria.
I principali laboratori che si sono occupati di questi studi sono il CERN di Ginevra e il
BNL negli Stati Uniti, con esperimenti che raggruppano fisici da tutto il mondo. In
particolare i risultati di una serie di esperimenti condotti al CERN presso l'acceleratore
SPS sono stati presentati dal Direttore Generale dei laboratori Luciano Maiani nel
febbraio del 2000, per indicare l'osservazione sperimentale del QGP.
Attualmente è in costruzione presso il CERN un nuovo acceleratore, il Large Hadron
Collider (LHC) che avrà una circonferenza di 27 kilometri e in cui i fasci di ioni
accelerati raggiungeranno energie 15 volte superiori a quelle ottenute all'SPS. Il suo
funzionamento è previsto a partire dal 2007.
ALICE (A Large Ion Collider Experiment) è il nome del complesso apparato di rivelatori di
particelle che attualmente è in costruzione e con il quale sarà possibile studiare la
fisica del quark gluon plasma ad LHC. Collaborano a questo progetto circa 500 fisici
europei e americani, con una consistente partecipazione italiana che fa capo all'Istituto
Nazionale di Fisica Nucleare (I.N.F.N.) ed a numerose università.
In particolare un gruppo di fisici della sezione di Cagliari dell'INFN e del Dipartimento
di fisica dell'Università, si occupa della progettazione e realizzazione di alcuni dei
rivelatori di particelle per ALICE, dello sviluppo della elettronica per la decodifica dei
segnali dei rivelatori stessi e della scrittura dei programmi per la analisi dei dati
raccolti. A questa attività di ricerca possono partecipare studenti di fisica nell'ambito
dello svolgimento della loro tesi di laurea.
Fonte: TiscaliNet Canale Scienza
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