5 Dicembre 2002 - La vita nacque sul fondo degli oceani
Incubatori inorganici di solfuro di ferro avrebbero ospitato le prime reazioni chimiche
Una nuova rivoluzionaria e controversa teoria sullorigine della vita sulla terra
è stata presentata da William Martin dellUniversità di Düsseldorf e Michael
Russel dello Scottish Environmental Research Centre di Glasgow. Secondo i due scienziati,
i primi sistemi viventi hanno avuto origine da incubatori inorganici, piccoli
compartimenti allinterno di rocce di solfuro di ferro.
La nuova teoria, che verrà pubblicata sulla rivista Philosophical Transactions
B della Royal Society, differisce drasticamente dalle attuali che ipotizzano che le
reazioni chimiche nellantica atmosfera della Terra abbiano prodotto la vita e
sviluppato le cellule. Martin e Russell, invece, capovolgono la visione tradizionale e
affermano che le prime cellule non erano affatto viventi, bensì inorganiche e costituite
da solfuro di ferro. Inoltre, non si sarebbero formate alla superficie delle Terra per
effetto dellatmosfera, ma nelle buie profondità degli oceani. La vita sarebbe stata
una conseguenza chimica delle correnti di convezioni attraverso la crosta terrestre: in
linea di principio, sarebbe potuto accadere su qualsiasi pianeta roccioso e umido.
Quando il fluido idrotermale, - afferma Russell - ricco di idrogeno, cianuro,
solfuri e monossido di carbonio, è emerso dalla crosta terrestre sul fondo degli oceani,
ha fatto reazione allinterno delle piccole cavità del solfuro di metallo. Esse
hanno costituito il giusto ambiente per le reazioni chimiche, mantenendo concentrati nel
sito tutti i mattoni che hanno dato origine alla vita anziché spargerli qua e là per
loceano. Ecco perché riteniamo che la vita sia nata in queste cellule di solfuro di
ferro.
Fra le implicazioni di questa teoria, cè la considerazione che la vita su altri
pianeti potrebbe essere molto più probabile di quanto si pensasse finora.
Fonte: Le scienze Online
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