3 Gennaio 2003 - Un disco galattico gigante

Secondo gli astronomi, si sarebbe formato dalla fusione di due galassie

Alcuni astronomi dell'Università dell'Ohio hanno scoperto il più grande disco di gas caldo emettitore di raggi X mai osservato nell'universo. Con un diametro di 90.000 anni luce, è circa 100.000 volte più grande di qualsiasi altro oggetto simile noto. Il disco, che si trova in una galassia distante, potrebbe offrire nuove informazioni sull'origine e sull'evoluzione delle galassie ellittiche. La scoperta è stata descritta sulla rivista "Astrophysical Journal".
Circa il 20 per cento delle galassie sono ellittiche, che differiscono dalle galassie a spirale, oltre che per la forma, per il fatto che non posseggono stelle giovani. Gli astronomi credono che questi oggetti siano antichi sistemi stellari molto semplici, formatisi nelle prime fasi di esistenza dell'universo. Nuovi studi suggeriscono che le galassie ellittiche possano essere più complesse e dinamiche.
"Si pensava che le galassie ellittiche si formino e poi restino al loro posto e invecchino tranquillamente," dice Thomas Statler. "Ma ora capiamo che le galassie sono vive, nel senso che c'è un'interazione fra il gas e le stelle." Il disco appena scoperto offre nuovo sostegno a questa idea. Usando l'osservatorio per raggi X Chandra, gli astronomi hanno scoperto il disco analizzando i dati della galassia ellittica NGC 1700, che si trova a circa 160 milioni di anni luce da noi. Si tratta di un disco gigante, con una temperatura di circa 8 milioni di gradi, che gli astronomi non si aspettavano. Il disco suggerisce che questa galassia, e forse anche altre simili, non si sia formata mediante la fusione di due galassie ellittiche, come molti sospettavano. "Se prendi la semplice teoria su cui tutti hanno lavorato, non può veramente spiegare questo disco," dice Statler. Gli astronomi ipotizzano che il disco possa essere stato creato durante la collisione di una galassia ellittica con una a spirale, in cui i due oggetti si sono in realtà appena sfiorati. La rotazione del disco potrebbe anche influenzare il metodo usato per stimare la massa delle galassie. Normalmente la massa viene calcolata basandosi sul gas che si trova all'interno, assumendo che sia in equilibrio di pressione con le forze gravitazionali. Ma la rotazione dei gas caldi può far fallire questi calcoli. Ora gli astronomi hanno iniziato a rianalizzare i dati di altre galassie, per determinare se lo stesso fenomeno si presenta altrove.

Fonte: Le scienze Online

Torna all'attualità


CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana