13 Gennaio 2003 - La velocità del campo gravitazionale

Molti ricercatori hanno accolto con scetticismo il risultato dello studio

Uno dei più interessanti problemi della fisica moderna riguarda la velocità di propagazione del campo gravitazionale, che due ricercatori hanno appena annunciato di aver misurato per la prima volta. Secondo Isaac Newton la gravitazione agiva istantaneamente ovunque nel cosmo. Fu Albert Einstein a ridimensionare questa velocità, poiché secondo la teoria della relatività generale il campo gravitazionale si propaga alla stessa velocità della luce, circa 300.000 chilometri al secondo. I risultati, un po' controversi, delle misure sono stati annunciati nel corso del congresso della American Astronomical Society.
Sergei Kopeikin, dell'Università del Missouri, a Columbia, ha proposto un metodo ingegnoso. Circa ogni 10 anni, Giove passa nelle vicinanze della direzione di vista di un quasar distante. La gravità del pianeta deflette quindi le onde radio del quasar in modo che dipende leggermente dalla velocità di propagazione della gravitazione. La prima occasione di verificare la teoria si è avuta l'8 settembre del 2002, quando Giove transitò nei pressi del quasar J0842+1835. Kopekein e Ed Fomaleon, del National Radio Astronomy Observatory di Charlottesville, in Virginia, hanno seguito l'incontro con 10 telescopi del Very Long Baseline Array e un altro in Germania. La precisione angolare degli strumenti combinati era sufficiente a evidenziare qualsiasi discrepanza rispetto alla posizione del quasar prevista. L'analisi ha portato a un valore pari a 1,06+-0,42 volte quella della luce.
Secondo alcuni ricercatori il metodo non ha però alcun senso. In un articolo pubblicato sulla rivista “Astrophysical Journal Letters”, Hideki Asada, della Hirosaki University giapponese, ha calcolato che il metodo misura in realtà la velocità della luce.

Fonte: Le scienze Online

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