18 Febbraio 2003 - Il teletrasporto quantistico fa passi in avanti
I fotoni teletrasportati potrebbero essere usati per la comunicazione a grandi distanze
Quando i fisici riuscirono per la prima volta a teletrasportare fotoni, nel 1997, per
essere sicuri di aver avuto successo dovettero distruggere i fotoni stessi. Adesso un
gruppo di ricercatori dellUniversità di Vienna è riuscito a ottenere lo stesso
risultato senza questo fastidioso effetto collaterale.
Jian-Wei Pan e colleghi ritengono che il proprio metodo possa costituire un passo in
avanti verso la comunicazione quantistica a grande distanza. La ricerca è stata
pubblicata sulla rivista Nature.
Il teletrasporto quantistico prevede che sia possibile trasferire lo stato quantico di una
particella - definito in termini della sua polarizzazione - a grandi distanze. La
particella, in sé, non viene trasferita: ma quella ricevente acquisisce
esattamente la stessa polarizzazione di quella trasmittente. Il principio di
indeterminazione vieta di conoscere con esattezza lo stato del fotone trasmesso, ma una
proprietà detta correlazione non locale (in inglese entanglement)
fa sì che questo non sia un problema per il teletrasporto.
Negli esperimenti precedenti, dove si usava un laser diretto su un cristallo con
proprietà ottiche non lineari, la rivelazione del fotone teletrasportato ne richiedeva
spesso la distruzione. Usando un filtro per ridurre lintensità dei fotoni da
teletrasportare, i ricercatori sono stati in grado di ridurre in modo significativo questi
eventi spuri. Sono così riusciti, con una accuratezza del 97 per cento, a teletrasportare
lo stato quantico a un fotone senza leffettivo bisogno di osservarlo con un
rivelatore e quindi di distruggerlo.
Fonte: Le scienze Online
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