4 Marzo 2003 - Cellule per la NASA
Lente spaziale americano finanzierà i ricercatori dellUCLA
Anche se il programma spaziale ha subito un duro colpo con la tragedia dello Space
Shuttle, i ricercatori della NASA stanno già pensando al futuro. In occasione
dellinaugurazione del nuovo Istituto di Esplorazione dello Spazio
allUniversità della California di Los Angeles (UCLA), gli scienziati hanno discusso
lo sviluppo di una nuova navetta futuristica, modellata su cellule viventi.
Molti gruppi di ricerca stanno esplorando i processi cellulari di base nella speranza di
poterli applicare su scale più grandi. Lingegnere biomedico Carlo Montemagno
dellUCLA, per esempio, sta sviluppando sacche microscopiche di reagenti biologici,
che sarebbero in grado di sospingersi in avanti da sole, come unameba, attraverso un
substrato. Le sacche includerebbero filamenti di actina, che normalmente costituiscono gli
scheletri delle cellule viventi. Secondo la teoria di Montemagno, queste biosacche si
muoverebbero a diversi micrometri al minuto, estendendo un filamento di actina e
trascinandosi lungo di esso.
Lo scopo della ricerca è di fornire alle biosacche labilità di individuare e di
muoversi verso sostanze specifiche, più o meno nello stesso modo in cui le estremità dei
nervi crescono verso i segnali chimici nel corpo. Le biosacche, suggerisce Montemagno,
potrebbero essere usate in grandi quantità per cercare tracce di contaminazione chimica o
biologica allinterno di unastronave.
Altri gruppi si occupano di sistemi differenti, come reticoli cellulari che raccolgono la
luce del sole, che trasmettono informazioni attraverso segnali chimici, o che riparano
danni strutturali.
Fonte: Le scienze Online
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