12 Marzo 2003 - Envisat compie il suo primo anno in orbita

(ANSA) - ROMA, 12 MAR - Envisat festeggia il suo primo anniversario nello spazio. Un anno fa, nella notte tra il 28 febbraio e il primo marzo, il piu' grande e il piu' sofisticato satellite di osservazione della Terra mai costruito e' stato lanciato dall'Agenzia spaziale europea. Envisat (Environment Satellite), ha a bordo 10 strumenti con il compito di fornire uno sguardo il piu' ampio possibile mai fornito da un satellite di telerilevamento su oceani, terre emerse, atmosfera e calotte polari della Terra. AL lancio, con un Ariane-5 dalla base di Kourou, e' seguito un perfetto inserimento nell'orbita polare eliosincrona. Da quando ha raggiunto la sua posizione il 3 aprile 2002, Envisat ha percorso circa 58.000 orbite, sorvolando la stessa zona ogni 35 giorni. Tutti i 10 strumenti funzionano perfettamente.

E' stato un obiettivo complicato da raggiungere, per le modalita' operative multiple di molti sensori. Ad esempio, il radar per le immagini, ASAR, puo' lavorare in 5 differenti modalita' e in 37 diverse sotto-modalita'. Come parte questo procedimento, gli strumenti necessitano anche di calibrazione, con il confronto tra misure e osservazioni prese dagli strumenti di Envisat e i risultati di altri satelliti, misurazioni aeree e strumenti a terra. Il lavoro di calibrazione ha permesso che Envisat fornisca la piu' alta qualita' di dati. Queste procedure di calibrazione per ogni strumento hanno impegnato il team di Envisat e ricercatori esterni per gran parte dello scorso anno. Diversi aggiornamenti del software degli strumenti a bordo sono stati istallati per correggere alcune anomalie incontrate. L'arrivo tardivo di Artemis nella sua orbita ha imposto che Envisat contasse esclusivamente sulla stazione a terra a Kiruna in Svezia. Questo ha prodotto una grande quantita' di lavoro che ha rallentato il pre-processamento e la distribuzione dei dati di Envisat. Per porvi rimedio, una seconda stazione e' stata istallata in novembre alle Isole Svalbard.

Una volta che i dati e le immagini acquisiti da Envisat sono trasmessi a terra, questi non sono immediatamente utilizzabili dai ricercatori che studiano l'ambiente terrestre. I dati devono ancora essere allineati ai valori calibrati e quindi ai prodotti geofisici validati. La fase delle verifiche e' stata chiusa alla fine del 2002, con la formale autorizzazione da parte di ESA dell'inizio della fase operativa. Tra gli oltre 800 potenziali progetti scientifici per Envisat in tutto il mondo, circa 500 possono ora richiedere i dati di ASAR o MERIS, un traguardo significativo per due degli strumenti maggiori del satellite. Un totale di 73 prodotti (immagini e dati) sono stati ottenuti a partire da settembre, resi disponibili in differenti modalitą tecniche e distribuiti con i mezzi piu' disparati: via Internet, con collegamento satellitare, su CD-ROM, con Exabyte data packs, e presto anche via DVD.

Durante 12 mesi, Envisat ha catturato l'immaginazione della gente e i titoli sui giornali in tutto il mondo, riportando le immagini piu' significative e i dati scientifici importanti di eventi naturali o incidenti come il petrolio fuoriuscito dalla petroliera Prestige al largo delle coste spagnole; le inondazioni in agosto lungo la valle del fiume Elba in Germania, Austria e Repubblica Ceca; la nascita di un nuovo iceberg al Polo Sud; l'eruzione dell'Etna in Sicilia e della fioritura del phytoplancton negli oceani vicino a Canada, Norvegia e Senegal. Le altre immagini e misure prese dal satellite possono non essere cosi' spettacolari, ma sono di grande interesse per la comunita' scientifica. Non solo MERIS ha, ad esempio, registrato le eruzioni dell'Etna, ma le analisi dello strumento SCIAMANCHY hanno mostrato i livelli dell'anidride solforosa espulsa dal vulcano e portata dai venti verso l'Africa e il Mediterraneo orientale. In un'altra circostanza, i dati forniti dal sensore GOMOS sono stati usati assieme ai dati forniti da un altro satellite dell'ESA per predire accuratamente il disgregamento prematuro del buco dell'ozono in settembre, mesi prima del normale. Oggi il satellite si trova sulla soglia di una nuova fase: la distribuzione di routine di informazioni di osservazione della Terra. Questa fara' comprendere meglio i processi terrestri e offrira' ai politici strumenti per focalizzare criticamente le questioni sociali ed economiche, e dara' a tutti noi una nuova e profonda visione dentro il mondo che ci circonda. (ANSA). BOZ
12/03/2003 00:17

Fonte: Ansa.it

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