17 Marzo 2003 - Nuove strutture nella pulsar del Granchio

Emettono onde radio, isolate e non sovrapposte, di pochi nanosecondi

scheda341.jpg (6200 byte)Da tempo si sa che la pulsar del Granchio emette impulsi radio periodici ed eccezionalmente luminosi. Alcuni astronomi del New Mexico Institute of Technology e del National Radio Astronomy Observatory nel New Mexico hanno ora scoperto che insieme a questi emette anche detti sotto-impulsi di intensità minore. I ricercatori ritengono che le strutture responsabili di queste emissioni abbiano un diametro inferiore a un metro, il che le renderebbe i più piccoli oggetti mai rivelati al di fuori del sistema solare e le più intense sorgenti radio del cielo. Un articolo (di H. Hankins et al.) è stato pubblicato sulla rivista "Nature".
La pulsar del Granchio è una stella di neutroni in rotazione nella costellazione del Toro, a circa 6520 anni luce dalla Terra. Formatasi in seguito all'esplosione di una supernova osservata nel 1054, durante la sua rotazione emette trenta volte al secondo impulsi radio estremamente brillanti. Emette anche radiazioni nelle regioni spettrali ottiche, a raggi X e a raggi gamma, ma gli astronomi non sono ancora certi di come funzioni il meccanismo di emissione.
Grazie al telescopio dell'osservatorio di Arecibo, Tim Hankins e colleghi hanno osservato lo spettro di emissione radio della pulsar con un nuovo metodo di rivelazione con una risoluzione temporale dell'ordine dei nanosecondi. In questo modo hanno registrato anche impulsi estremamente brevi, isolati e non sovrapposti, che duravano poche decine di microsecondi e in alcuni casi solo due nanosecondi. Il gruppo ritiene che possano essere prodotte da un processo noto come "turbolenza di plasma", ovvero dalla conversione dell'energia cinetica nell'atmosfera magnetica della pulsar in energia radio.

Fonte: Le scienze Online

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