31 Marzo 2003 - Quasar che espellono materia
L'assorbimento dei raggi-X è stato studiato grazie al metodo della lente
gravitazionale
I buchi neri sono ben noti per la loro capacità di inghiottire la materia. Ora, tuttavia,
un gruppo di astronomi degli Stati Uniti ha scoperto che essi possono anche risputarne
fuori in quantità sostanziali.
George Chartas e colleghi, della Penn State University, hanno osservato alcune quasar -
oggetti quasi stellari che si ritiene alimentati da buchi neri supermassivi - che
espellono nello spazio quantità significative di gas, compresi elementi come carbonio,
ossigeno e ferro. I teorici hanno previsto che la luce emessa dalle quasar si possa
comportare come una specie di vento, soffiando nello spazio intergalattico parte del gas
che forma il disco che circonda un buco nero di una quasar. Questo si verifica perché gli
ioni nel gas assorbono i fotoni e ne acquisiscono la quantità di moto.
Chartas e colleghi hanno osservato questo fenomeno studiando l'assorbimento di raggi-X da
parte di due quasar, APM 08279+5255 e PG1115+080, usando la "lente
gravitazionale" delle galassie frapposte per ingrandire la radiazione non assorbita.
Gli astronomi avevano già scoperto questo effetto nella regione ultravioletta dello
spettro, ma i nuovi dati suggeriscono che i raggi-X possono espellere materia nello spazio
a un tasso circa dieci volte superiore della radiazione a lunghezza d'onda maggiore.
"I venti che abbiamo misurato - sostiene Chartas - implicano che, nel corso della
vita di una quasar, venga soffiata via una quantità di materia pari a un miliardo di
soli".
Misurando lo spostamento Doppler relativistico delle linee di assorbimento, i ricercatori
hanno calcolato che il gas espulso viaggia al 40 per cento della velocità della luce,
molto più rapidamente di quanto previsto dalla teoria. I risultati sono stati presentati
il 25 marzo a un convegno dell'American Astronomical Society nel Quebec.
Fonte: Le scienze Online
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