2 Aprile 2003 - Un asteroide per Stelio Montebugnoli
(ANSA) - ROMA, 2 APR - L'International Astronomical Union (IAU) ha intitolato a Stelio
Montebugnoli, dell'Istituto di Radiostronomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche di
Bologna, l'asteroide 14573, per il contributo offerto al successo del primo esperimento
intercontinentale di rivelazione di un asteroide in transito nelle immediate vicinanze
della Terra. La tecnica piu' efficace per la rilevazione dei near-Earth asteroids (NEA) e'
quella radar, in particolare impiegando due antenne paraboliche, una che trasmette grandi
potenze in direzione dell'asteroide e l'altra, situata anche a distanze intercontinentali,
che riceve l'eco radio riflesso dall' asteroide. Esattamente il sistema utilizzato nel
primo esperimento intercontinentale Italia-USA di rilevazione degli asteroidi, effettuato
nel dicembre 2001 grazie alla collaborazione tra NASA-JPL, Istituto di Radioastronomia
(IRA-CNR) e Istituto Studi Atmosfera e Clima (ISAC-CNR), entrambi del CNR di Bologna, e
l'Osservatorio Astronomico di Torino. A guidare questo team e' stato proprio Montebugnoli,
con Giordano Cevolani e Mario Di Martino. ''Dall'antenna di Goldstone, nel deserto di
Mojave in California - racconta Montebugnoli, responsabile della stazione radioastronomica
di Medicina - la NASA ha trasmesso segnali radio monocromatici verso l'asteroide 1998WT24,
lontano due milioni di km dalla Terra; segnali poi rivelati dall'antenna VLBI da 32 metri
a Medicina, collegata ad un potente analizzatore di spettro ad alta risoluzione ed
efficienza. Dopo circa 12 secondi di 'volo' (California-asteroide-Medicina) l'eco e'
apparso molto nitido sui nostri schermi, decretando cosi' il successo di questo innovativo
esperimento''. Se si troveranno i fondi necessari alla continuazione del programma, questo
esperimento potrebbe rappresentare un primo passo verso una rete integrata di controllo
dei near-Earth asteroids (NEA) potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta. E questo
attraverso una sorveglianza continua, in modo da determinare le orbite del maggior numero
di oggetti le cui traiettorie sono prossime a quella del nostro pianeta: proprio a questo
fine, nel 1995 e' stata costituita la Spaceguard Foundation, presieduta dall'italiano
Andrea Carusi, dello IASF-CNR Roma. (ANSA). BOZ
02/04/2003 00:46
Fonte: Ansa.it
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