1 Giugno 2003 - Nel 2880 un asteroide contro la Terra?
Un impatto diretto è però abbastanza improbabile
Se un asteroide dovesse schiantarsi contro la Terra, probabilmente affonderebbe da qualche
parte nelloceano, dato che lacqua ricopre il 70 per cento della superficie del
pianeta. Le gigantesche onde generate dallimpatto (gli tsunami)
raggiungerebbero poi le coste, inondandole. Una simulazione al computer messa a punto da
scienziati dellUniversità della California di Santa Cruz mostra che la Costa
Atlantica degli Stati Uniti verrebbe raggiunta da onde alte anche 120 metri.
I ricercatori hanno basato la simulazione su un vero asteroide che potrebbe entrare in
rotta di collisione con la Terra fra otto secoli. Steven Ward, dellIstituto di
geofisica e fisica planetaria, ed Erik Asphaung, docente di scienze della Terra,
presentano i loro risultati sul numero di giugno della rivista Geophysical Journal
International.
Il giorno in cui lasteroide, una gigantesca roccia di un chilometro di diametro nota
come 1950 DA, dovrebbe passare così vicino alla Terra da poter piombare nellOceano
Atlantico a una velocità di 60.000 chilometri allora, è già stato stabilito: il
16 marzo del 2880. La probabilità di un urto diretto è in realtà molto piccola
(inferiore allo 0,3 per cento, affermano gli scienziati del Jet Propulsion Laboratory
della NASA) , ma nella storia del nostro pianeta si sono già verificati impatti con
asteroidi di questa dimensione o più grandi, spesso con effetti devastanti.
Da un punto di vista geologico, - spiega Ward - eventi del genere sono accaduti
molte volte in passato. Probabilmente asteroidi grandi come 1950 DA hanno colpito la Terra
diverse centinaia di volte sin dal tempo dei dinosauri.
Fonte: Le scienze Online
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