3 Giugno 2003 - Lampi gamma polarizzati magneticamente

Un lampo gamma è stato catturato da un satellite a raggi x che osservava il sole

Un satellite solare ha permesso di chiarire uno dei più grandi misteri dei lampi di raggi gamma (Gamma Ray Burst, o GRB), le esplosioni più luminose dell'universo. Il satellite ha osservato radiazioni altamente polarizzate, provenienti dal cuore di un lampo recente: un chiaro segno che ci devono essere intensi campi magnetici dietro questa energia che si diffonde nello spazio. In effetti, lo studio - presentato il 28 maggio a un convegno dell'American Astronomical Society - suggerisce che i getti provenienti dai lampi consistano quasi interamente di radiazione, e non di materia ad alta velocità come molti teorici avevano ipotizzato.
Gli astrofisici ritengono che i GRB nascano quando i nuclei di stelle giganti collassano di colpo in buchi neri rotanti. Il fenomeno è stato descritto usando modelli al computer che però non includevano forti campi magnetici, difficili da simulare - senza contare che nessuna osservazione aveva finora suggerito che potessero avere un ruolo importante.
Tutto questo è cambiato quando, il 6 dicembre 2002, un lampo gamma è apparso vicino alla posizione del sole in cielo. Nessun telescopio terrestre ha potuto osservare l'evento, ma i raggi gamma hanno innescato i rivelatori di RHESSI (Ramaty High-Energy Solar Spectroscopic Imager), un satellite solare della NASA, che ha scoperto che i raggi erano estremamente polarizzati, ovvero con i campi elettrici orientati in una direzione preferenziale. L'unica possibile spiegazione è che potenti campi magnetici, forse i più forti osservati finora nell'universo, abbiano "ordinato" l'energia del lampo. Senza questi campi, spiega il fisico Steven Boggs dell'Università della California di Berkeley, i raggi gamma si sarebbero diffusi nello spazio con orientazioni casuali. Un articolo (di Boggs e del collega Wayne Coburn) è stato pubblicato sul numero del 22 maggio della rivista "Nature".

Fonte: Le scienze Online

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