15 Giugno 2003 - Trovata la mummia di Nefertiti?
Il volto di Nefertiti è stato immortalato nel celebre busto di pietra calcarea
custodito al museo di Berlino
Un team di
egittologi è convinto di aver finalmente identificato la mummia della regina Nefertiti,
una delle bellezze più leggendarie dellantichità. Se venisse confermata, la
scoperta costituirebbe uno dei più grandi eventi archeologici dalla scoperta nel 1922
della tomba di Tutankhamon, il re fanciullo, figliastro della stessa Nefertiti.
Ben poco si sa della vita della moglie del faraone rinnegato Akhenaton, che regnò
sullEgitto dal 1353-1336 avanti Cristo. Nefertiti svanì nel nulla insieme al suo
eretico marito, accusato di aver rovesciato il pantheon degli dei per venerare
il dio del sole Aton. Il tentativo di sviluppare la nuova religione monoteista fece sì
che non rimanesse nessuna documentazione su di lei.
Ora Joann Fletcher, direttore sul campo del team di ricerca dellUniversità di York
ed esperta di mummificazione, ritiene di aver identificato la mummia in una tomba nella
Valle dei re. Registrata nei cataloghi sotto il nome di mummia 61072, si
trovava con altre due mummie (un ragazzo e unaltra donna più anziana) sul pavimento
di una stanza laterale rispetto alla camera di sepoltura del faraone. I tre corpi erano
stati trovati nel 1898 dallarcheologo francese Victor Loret insieme ad alcune mummie
reali, fra cui quella di Amehotep II, ancora allinterno del suo sarcofago.
Fletcher avrebbe identificato Nefertiti da una parrucca di stile nubiano, molto amata
dalle donne della famiglia reale nella diciottesima dinastia. Altri indizi sono
rappresentati dai fori nelle due orecchie, dalla testa rasata, e dai chiari segni di una
stretta benda sulla fronte, indossata dai membri della famiglia reale.
Susan James, egittologa dellUniversità di Cambridge, è però scettica.
Sappiamo solo che si tratta di una giovane che probabilmente faceva parte della
famiglia reale, - afferma - ma già in passato è stato considerato improbabile che si
tratti della mummia di Nefertiti. Senza studi comparativi del DNA, questa resterà
soltanto unipotesi.
Fonte: Le scienze Online
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