22 Giugno 2003 - I lunghi volti dei Neanderthal
Sono le facce degli umani moderni a essere estremamente corte rispetto ad altri
ominidi
Nuove prove sfatano
la credenza comune secondo cui gli uomini di Neanderthal - i nostri cugini
vissuti fra i 230.000 e i 30.000 anni fa - possedevano facce eccezionalmente lunghe.
Un articolo a cura di Erik Trinkaus, antropologo dellUniversità di Washington di
St. Louis, afferma infatti che la lunghezza dei loro volti non era maggiore di quella dei
loro predecessori ancestrali. Le scoperte di Trinkaus, che saranno pubblicate sulla
rivista Proceedings of the National Academy of Sciences" (PNAS), sono basate su
due fondamentali misure effettuate su crani fossili.
Trinkaus ha confrontato i volti dei Neanderthal con quelli di altri ominidi: sono stati
studiati teschi di 179 umani recenti (risalenti fino al diciottesimo secolo),
26 umani moderni del tardo Pleistocene, 24 Neanderthal e 23 predecessori
arcaici dei Neanderthal. La ricerca ha posto le basi che permetteranno a futuri
antropologi di stabilire se determinate caratteristiche evolutive sono ancestrali
(presenti cioè anche in antenati remoti) o derivate (dovute a cambiamenti recenti).
Intendevo capire - spiega Trinkaus - se le lunghe facce dei Neanderthal
fossero state ereditate dai loro antenati o se si trattasse di una loro propria
caratteristica unica, qualcosa che li rendesse divergenti dal punto di vista
dellevoluzione umana. E ho scoperto che i Neanderthal, considerati nel loro contesto
evolutivo, non avevano affatto volti lunghi: sono gli umani moderni, piuttosto, ad avere
visi corti.
Le misure effettuate da Trinkaus per stabilire la lunghezza facciale riguardano il margine
alveolare e la lunghezza mandibolare superiore. Lo scienziato ha così scoperto che le
misure dei Neanderthal erano nella media rispetto ai campioni del Pleistocene e persino
leggermente inferiori a quelle dei loro predecessori arcaici.
Fonte: Le scienze Online
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