24 Giugno 2003 - Comete e mammiferi

Il riscaldamento globale alla fine del Paleocene sarebbe stato causato dall’impatto con un corpo celeste

L’impatto di una cometa contro la Terra, circa 55 milioni di anni fa, potrebbe aver innescato una fase cruciale dell’evoluzione dei mammiferi. La collisione avrebbe provocato il riscaldamento climatico che si ritiene abbia incoraggiato i mammiferi primitivi a disperdersi per tutto il mondo, diversificandosi nei tre importanti gruppi tuttora esistenti, gli artiodattili, i perissodattili e i primati. Di questi ultimi fanno parte anche gli esseri umani, mentre i moderni artiodattili comprendono pecore, maiali, cammelli e giraffe, e i moderni perissodattili includono cavalli, tapiri, rinoceronti e zebre.
La divergenza evolutiva coincide con un chiara linea di demarcazione nella storia geologica della Terra che separa le epoche del Paleocene e dell’Eocene. Alcuni ricercatori americani hanno rilanciato l’ipotesi di una cometa dopo aver studiato sedimenti scavati sulla costa orientale degli Stati Uniti.
Dalla composizione delle rocce e dei sedimenti marini della linea di confine fra Paleocene ed Eocene, risulta chiaro che a quel tempo la temperatura globale si è innalzata di circa 6 gradi Celsius in meno di 1000 anni. Questo avrebbe riscaldato le latitudini settentrionali, rendendone abitabili i climi e permettendo ai mammiferi di disperdersi attraverso i corridoi di terra liberata verso nuovi continenti.
Secondo Dennis Kent, geologo della Rutgers University e coautore del nuovo studio, l’evento è stato provocato dall’impatto con una cometa con un diametro di circa 10 chilometri, che ha rilasciato direttamente nell’atmosfera le grandi quantità di carbonio necessarie a innalzare le temperature globali. Cause naturali, come l’immissione di metano o di carbonio terrestre nell’atmosfera, avrebbero prolungato questo riscaldamento.
Kent e colleghi sostengono l’ipotesi della cometa in seguito al ritrovamento di particelle ricche di ferro in tre siti sulla costa atlantica degli Stati Uniti. Le particelle sono simili a quelle, vecchie di 65 milioni di anni, associate con la collisione del meteorite che potrebbe aver provocato l’estinzione dei dinosauri. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Earth and Planetary Science Letters”.

Fonte: Le scienze Online

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