25 Giugno 2003 - Scoperta acqua a circa 500 km nel manto terrestre

(ANSA) - ROMA, 25 GIU - Per la prima volta sono state trovate tracce di acqua nello strato del manto terrestre, ad una profondità di circa 500 chilometri. La scoperta, pubblicata su Science, fornisce nuovi strumenti per comprendere il comportamento delle faglie e aiutare a prevedere i terremoti. Analizzando le onde sismiche nelle profondità del Mediterraneo, i geologi del Politecnico di Zurigo, coordinati da Mark van der Meijde, hanno calcolato che la parte superiore del manto terrestre (una regione compresa fra 400 e 700 chilometri di profondità, che presenta delle forti discontinuità) potrebbe contenere almeno 700 parti per milione di acqua. La presenza di acqua negli strati più superficiali del mantello, a circa 150 chilometri, era nota: si calcola che equivalga ad almeno 1.500 parti per milione. Non si sa, però, come l'acqua presente nelle regioni più superficiali possa raggiungere gli strati più profondi. Il gruppo di Van der Meijde ha analizzato le onde sismiche emesse dalle placche al confine tra Eurasia e Africa, concentrando l'attenzione di quelle presenti nelle regioni discontinue del manto. Ha scoperto così che la discontinuità presente alla profondità di 410 chilometri è molto più estesa di quanto si immaginasse a causa delle interazioni fra le molecole di acqua e le strutture cristalline. Poiché la presenza di acqua a grandi profondità viene messa in relazione con la presenza di terremoti, i nuovi dati raccolti dai geologi svizzeri potrebbero aiutare a comprendere meglio il meccanismo dei movimenti delle faglie.(ANSA). BG
25/06/2003 00:20

Fonte: Ansa.it

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