16 Settembre 2003 - Lenergia oscura farà a pezzi luniverso?
La forza di repulsione aumenterebbe continuamente
Una delle molte teorie sulla fine dellUniverso, nota come teoria del Big
Rip (Grande strappo), implica la crescita continua
dellenergia oscura delluniverso, lenergia cui si deve
lallontanamento delle cose le une dalle altre e che potrebbe essere in gran parte
responsabile dellespansione delluniverso dopo il Big Bang.
Secondo Robert Caldwell del Dartmouth College, se lenergia oscura aumenterà
abbastanza velocemente, entro 20 miliardi di anni la forza repulsiva potrebbe diventare
così forte da smembrare letteralmente le galassie, le stelle, i sistemi solari e alla
fine persino gli atomi, che verrebbero fatti a pezzi nelle loro particelle costituenti.
Si tratta di un processo incontrollato, afferma Caldwell, autore con i
colleghi Marc Kamionkowski e Nevin Weinberg del California Institute of Technology di
Pasadena di un articolo pubblicato sulla rivista Physical Review Letters.
Lenergia oscura descritta da Caldwell non ha niente a che fare con la più celebre
materia oscura: si tratta piuttosto di una sorta di anti-gravità, introdotta per spiegare
come mai le stelle e le galassie si stanno allontanando così velocemente le une dalle
altre.
Basandosi su osservazioni dettagliate di esplosioni stellari, gli astrofisici hanno
determinato che lenergia oscura costituisce circa il 70 per cento di tutto il
contenuto delluniverso. Il resto sarebbe rappresentato dalla materia oscura (25 per
cento) e dalla normale materia di cui sono fatte le stelle, i pianeti e noi stessi (5 per
cento).
Secondo le previsioni di Caldwell, luniverso sopravviverà ancora per 20 miliardi di
anni. Sessanta milioni di anni prima della fine, lenergia oscura provocherà la
distruzione della Via Lattea. Quando mancheranno tre mesi, distruggerà i sistemi solari.
Infine, una minuscola frazione di secondo prima della fine di tutto, lenergia oscura
sarà così grande da sopraffare le potenti forze che tengono insieme la materia,
separando persino le particelle che costituiscono gli atomi.
Soltanto nuove e migliori misure delle forze cosmiche da parte degli astronomi e dei
fisici potranno rivelare se la teoria di Caldwell è corretta, o se invece prevarranno gli
scenari descritti da altre teorie, come quelle del Big Crunch (un universo che
si ricomprime) o del Big Chill (un universo che si espande e si raffredda per
sempre).
Fonte: Le scienze Online
Torna all'attualità
CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana