17 Dicembre 2003 - Satelliti per monitorare la superficie terrestre

(ANSA) - ROMA, 17 DIC - Tre satelliti guardano l'Italia e registrano i movimenti della superficie terrestre per monitorare le frane, le eruzioni vulcaniche, le zone sismiche e quelle soggette a sprofondamento o sollevamento del suolo. I dati raccolti da queste osservazioni vengono elaborati ed analizzati da un gruppo di ricercatori del Politecnico di Milano che dal 1991 si servono delle rilevazioni radar e fotografiche fatte dai satelliti dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). "I satelliti dell'Esa - spiega il responsabile del gruppo di ricerca del Politecnico, Fabio Rocca, - sono dotati di Sistemi Radar ad Apertura Sintetica (Sar) che permettono l'osservazione da diverse posizioni della stessa area, e di ottenere, quindi, immagini ad elevata risoluzione spaziale e misurazioni millimetriche dei movimenti della superficie terrestre". I ricercatori del Politecnico di Milano hanno sviluppato la cosiddetta tecnica PS (Permanent Scatterers), con la quale è possibile, appunto, evidenziare nelle immagini radar un insieme di punti di riferimento a terra (corrispondenti a manufatti, strutture metalliche, rocce esposte) e quindi misurare accuratamente i movimenti della superficie. Dal lavoro dei ricercatori del Politecnico di Milano è nata nel 2000 l'azienda Tre, Tele Rilevamento Europa, che collabora con enti pubblici e privati, italiani e stranieri, che necessitano di rilevazioni e monitoraggi dei movimenti di aree particolari della superficie terrestre. "Attualmente - ha aggiunto Rocca - collaboriamo con le regioni Lombardia ed Emilia-Romagna nel monitoraggio delle frane conseguenti ad alluvioni o ad altre cause, ma è anche in progetto l'osservazione delle voragini di Napoli recentemente avvenute. Grazie al nostro brevetto, infatti, osservando l'abbassamento anche millimetrico della superficie terrestre, sarebbe possibile prevedere l'apertura di nuove voragini, ma anche identificare i versanti di aree in frana, monitorare vulcani in attività come anche singoli fabbricati. In particolare c'é in progetto di esportare quest'ultima tecnica negli Stati Uniti: un cittadino della California, cioé di uno stato ad elevato rischio sismico, potrebbe così chiederci di monitorare la sua stessa casa". Altri impieghi della tecnica PS sono chiesti al team del Politecnico di Milano da compagnie petrolifere, che hanno bisogno di tenere sotto controllo l'abbassamento del terreno in seguito ad estrazioni di petrolio e gas. Allo stesso modo, con le analisi dei ricercatori del Politecnico di Milano è possibile osservare lo spostamento delle placche tettoniche, cosa che ha permesso di scoprire, per esempio, la formazione di nuove colline nella zona di Pisa. "L'impiego della nostra tecnica - ha concluso Rocca - è richiesto anche da diversi Paesi europei, siamo i soli infatti ad utilizzare i satelliti dell'Esa per questo tipo di rilevamenti. Ma, in definitiva, qualunque Paese del mondo potrebbe richiedere i nostri servizi".(ANSA). BBB-BG
17/12/2003 00:26

Fonte: Ansa.it

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