24 Dicembre 2003 - Con i satelliti si ricostruisce la crescita delle città
(ANSA) - ROMA, 24 DIC - Un gruppo di scienziati americani ha utilizzato i dati raccolti
da alcuni satelliti della Nasa per studiare il fenomeno della crescente urbanizzazione del
pianeta, nell'arco dell'ultimo decennio di fine secolo. Questo lavoro ha permesso di
comparare le modalità di crescita delle città in aree differenti, ma anche di analizzare
gli impatti dell'urbanizzazione su clima e risorse terrestri. La prima fase dello studio,
guidato da Annemarie Schneider dell'università di Boston, mirava ad ottenere una mappa
completa dell'urbanizzazione del pianeta utilizzando i dati raccolti dal Moderate
Resolution Imaging Spectroradiometer (Modis) del satellite Terra della Nasa, e dal Defense
Meteorological Satellite Program (Dmsp). Gli studi della Schneider hanno permesso di
registrare la crescita dell'urbanizzazione in un paese come l'Africa, del quale, finora,
si disponeva solamente di dati obsoleti. "Per elaborare modelli climatici globali che
includano anche gli effetti creati dalla crescente urbanizzazione - ha dichiarato la
Schneider - gli scienziati hanno bisogno, infatti, di dati continuamente aggiornati".
La seconda fase del progetto ha invece riguardato il monitoraggio della crescita di 30
città di Paesi diversi, nell'arco di dieci anni. "Sono state preferite come campione
le città di media grandezza, da 1 a 5 milioni di abitanti, - ha spiegato la Schneider -
rispetto a quelle più grandi, perché le città più piccole crescono più rapidamente ed
hanno, inoltre, un impatto più considerevole sul clima. Nel mondo, infatti, ci sono più
città medie che megalopoli". I primi risultati di questa fase del lavoro hanno
infatti dimostrato che città statunitensi come Georgia, Atlanta e Calgary, ma anche
brasiliane come Curitiba, sono cresciute, in media, fino al 25% nel periodo dal 1990 al
2000. "Anche città come Johannesburg e Shanghai - ha detto la Schneider - sono
cresciute in grandezza e noi abbiamo bisogno di nuove mappe che rappresentino questo
fenomeno. Queste mappe, infatti, serviranno non solo agli scienziati che studiano il
trasferimento di energia, l'idrologia e le interazioni climatiche, ma anche a sociologi
che provano a comprendere, ad un livello globale, l'impatto della popolazione e delle
attività economiche sulla terra". Queste osservazioni hanno dimostrato, inoltre, che
lo sviluppo delle città è avvenuto principalmente a partire da zone esterne alle città
stesse e, in alcune, soprattutto lungo le vie principali che conducono fuori. Lo studio di
questi fenomeni interesserà in modo particolare le amministrazioni delle città, che
dovranno provvedere a fornire le strutture adeguate, come impianti idrici, fognature,
scuole e servizi ospedalieri a queste nuove realtà in espansione.(ANSA). BBB-BG
24/12/2003 00:12
Fonte: Ansa.it
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